Conte si autocelebra ancora: sono stato bravissimo. E avverte Draghi: non toccare le mie riforme (video)

17 Lug 2021 20:19 - di Chiara Volpi
Conte

Conte fa tutto in un video postato su Facebook: prima si autocelebra come premier e come leader del M5S. Poi, dopo la sviolinata a grillo e Casaleggio, piazza il monito a Draghi: non lascerò che vengano cancellate le mie riforme… Non si sa quale film abbia visto finora Giuseppe Conte. Perché quello a cui hanno assistito finora gli italiani durante il suo premierato è stato, checché ne dica lui, un film dell’orrore. Mentre quello andato in onda durante l’estenuante guerra con Grillo è stata la messinscena di un copione comico, conclusosi guarda caso con il finale farsa di una pace scoppiata in un pranzo a base di pesce consumato a Marina di Bibbona tra leader e garante a 5 stelle. E invece, stupendo tutti con i suoi soliti effetti speciali sparati a profusione, tra promesse di ricchi premi e cottillion, e riletture in salsa revisionista, Conte si autocelebra: come premier ieri. E come neo-leader incaricato del M5S oggi.

Conte presenta lo statuto su Facebook e ne approfitta per autocelebrarsi un po’

Così, nel video messaggio stile propaganda da Dpcm, postato su Facebook, esordisce: «Il Movimento 5 Stelle riparte con nuovo slancio e nuova forza. Sono stati mesi difficili… ma abbiamo saputo superarli lasciandoceli alle spalle. Ora possiamo ripartire, spinti dal vento delle battaglie che verranno, che spazza via nubi e incomprensioni». Ma fa sul serio?… Sembrerebbe di sì. E così, spinto dal vento dell’ottimismo – che i sondaggi sulla fiducia elettorale smorzano sul nascere – il vascello corsaro dei 5 stelle prova a mollare gli ormeggi capitanato da Conte, che ha appena presentato il nuovo statuto del Movimento 5 Stelle, che sarà votato tra due settimane sulla piattaforma SkyVote. Uno statuto che farà da mappa di orientamento e da bussola movimentista alle incursioni corsare degli attivisti. E dove, sottolinea Conte arringando le ciurme, «troverete quelle che considero le basi per rilanciare la nostra azione comune. La piena agibilità politica del presidente del Movimento. E la chiara separazione tra ruoli di garanzia e quelli di indirizzo politico», tiene a evidenziare Giuseppi. «Con gli iscritti – prosegue poi – che avranno un ruolo sempre più centrale: questo nuovo corso partirà dai gruppi territoriali e dai forum tematici».

Conte e la sviolinata a Grillo e Casaleggio

E ancora. «Le proposte elaborate dai gruppi territoriali e dai forum tematici saranno ampiamente valorizzate» – assicura Conte con la stessa enfasi con cui propagandava i bonus del governo e le cassaintegrazioni Covid affidate all’Inps – attraverso un “Comitato nazionale progetti” che esaminerà progetti e proposte legislative. Sarà anche questo il modo per rilanciare il grande progetto civico nato dall’intuizione di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio». Una sviolinata piazzata ad arte, tra un encomio autoreferenziale e la pubblicizzazione di pubbliche virtù movimentiste di cui si è guardato bene dall’enunciare i vizi privati… Salvo però aggiungere in una postilla che: «Oggi questo progetto ha bisogno di nuova linfa. Di ritrovarsi e ritrovare quella caparbietà, quello spirito che l’hanno portato ad essere forza trainante per il cambiamento del Paese», declama Giuseppe Conte nel videomessaggio annunciato tra squilli di trombe e rulli di tamburi sui social. E illustrato con enfasi via Facebook.

Il monito a Draghi: «Abbiamo realizzato gran parte delle riforme promesse. Non lascerò che vengano cancellate»…

A due giorni dal fatidico incontro con il premier Draghi, in agenda per lunedì prossimo alle 11, a Palazzo Chigi. Già Draghi, il premier in carica a cui Conte ha dovuto obtorto collo passare il testimone (e la campanella di rito) e a cui, dopo l’elenco dei traguardi raggiunti, nel video manda a dire: «Il M5S è diventato la prima forza politica grazie agli impegni presi con gli elettori. Questi impegni in parte li abbiamo già mantenuti, realizzando gran parte delle riforme che avevamo promesso. E che oggi non possiamo lasciare che vengano cancellate. È una questione di rispetto della democrazia e degli elettori». E a buon intenditor, poche parole… Anche se a parlare è il prolisso Giuseppi...

Sotto, il video messaggio di Giuseppe Conte da Youtube

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