Acquaroli: “Marche in zona gialla? Sarebbe assurdo, abbiamo solo 2 persone in terapia intensiva”

16 Lug 2021 9:40 - di Redattore 92
Acquaroli

Le Marche rischiano di scivolare in zona gialla? Francesco Acquaroli respinge l’ipotesi che rimbalza su alcuni giornali. E lo fa con una lunga intervista al quotidiano La Verità. Partendo dalla necessità di rivedere i parametri attuali. 

«Se la zona gialla scatta quando si raggiungono 50 nuovi positivi settimanali ogni 100.000 abitanti – premette il governatore della Marche – e se la media nazionale è attualmente di 11, la media dei nuovi positivi settimanali nelle Marche in questo momento è di 14 su 100.000 abitanti. Quindi, chi mette in giro certe informazioni lo fa in maniera assolutamente infondata». A maggior ragione, facendo il punto sui posti letto Covid occupati. «In totale, in tutta la Regione, sono ricoverate 11 persone per Covid, di cui due in terapia intensiva».

Insomma, «non può scattare un allarme per pochi positivi in più. Bisogna calcolare l’ospedalizzazione e quanto la pandemia incide realmente con la vaccinazione in corso. Bisogna lasciare alla gente il tempo di vaccinarsi, la campagna vaccinazione prosegue in Italia e nelle Marche».

“Il vero impatto del Covid va visto sui ricoveri e non sui positivi” 

Numeri che non destano certo allarme. Ma il solo ipotizzarlo, per una Regione turistice in piena stagione estiva è già un grave danno. Così il presidente eletto con FdI, ribadisce alcuni punti. «Le possibilità che oggi le Marche vadano in zona gialla sono esattamente le stesse del resto d’Italia». Da qui la proposta di cambiare i parametri per l’ingresso nelle varie zone a colori. «Bisogna tenere in considerazione non solo il numero dei positivi – premette Acquaroli – ma quanto questo influisce sul numero dei ricoveri ospedalieri. Altrimenti si rischia di fare l’errore di non valutare realmente l’impatto che può avere il vaccino e gli effetti della vaccinazione nel contrasto alla pandemia».

Acquaroli e il modello Marche: “Il green pass non serve” 

In tal senso, le Marche rappresentano un modello. «Nella nostra Regione abbiamo effettuato quasi 1 milione di prime dosi su 1 milione e mezzo di abitanti, di cui 1 milione e 300.000 circa di popolazione vaccinabile». Per Acquaroli non è proponibile neanche il green pass alla francese. «Gli italiani stanno facendo il proprio dovere, i numeri del contagio lo dimostrano. Più che al green pass, mi atterrei a un atteggiamento oggettivo, basato su dati certi e buon senso».

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