Un altro sfregio al poliziotto: per il ghanese cade l’accusa di tentato omicidio. Meloni: “Surreale”
Non sono ancora finite le umiliazioni per il poliziotto che alla Stazione Termini ha sventato una potenziale strage: “Quello che sta accadendo all’agente della Polizia di Stato è del tutto surreale. Dopo che è partita l’indagine a suo carico per “atto dovuto”, cade anche l’accusa di tentato omicidio per il ghanese ferito. L’atto dovuto non è indagare un poliziotto che fa il suo lavoro. L’atto dovuto è quello compiuto dal poliziotto, così come sarebbe dovuta essere la tutela dello Stato nei suoi confronti. Massima solidarietà all’agente. Ha protetto la comunità: andrebbe premiato, invece di essere sottoposto a tutto ciò”. Giorgia Meloni non ha potuuno non intervenire dai suoi profilo social sulla vicenda. Le motivazioni che hanno portato alla decadenza delle accuse di tentato omicidio per il ghanese viene riassunta dal Giornale.
Poliziotto umiliato: perché per il ghanese è caduta l’accusa di tentato omicidio
Stazione Termini, per il gip il ghanese non era intenzionato ad uccidere
Salito su un motorino, ghanese ha continuato a brandire il coltello cercando di ferire chi gli si faceva intorno. Non ha accennato ad arrendersi e per questo, per evitare il peggio uno degli uomini in divisa che ad un certo punto ha gridato: “Spara oh, spara!”. La ripete almeno tre volte, quella parola. L’assistente capo ha estratto la pistola e dopo qualche secondo di attesa, l’agente ha fatto splodere il colpo. Il ghanese è ferito ma non in pericolo di vita. Haun curriculum – si fa per dire- molto pesante: ha già diversi precedenti per il danneggiamento di statue in alcune chiese della Capitale; per una sassaiola contro un centro islamico in cui ha ferito l’imam, e per una tentata rapina. Per questo rimarrà comunque agli arresti, oltre ad essere sottoposto ad una perizia psichiatrica. Il cittadino ghanese avrebbe potuto compiere una strage.