Poliziotto indagato, la rabbia dei cittadini: «Dovevano dargli una medaglia». Sit-in di solidarietà

23 Giu 2021 14:29 - di Redazione

Cresce la rabbia dei cittadini per la vergogna del poliziotto indagato per gli spari alla Stazione Termini. La sua colpa: avere evitato una tragedia. L’agente, infatti, è stato costretto a sparare un colpo di pistola per immobilizzare un immigrato ghanese, pluripregiudicato, armato di coltello. Che sabato scorso nei pressi della stazione Termini si aggirava seminando il panico. E minacciando i passanti.

Poliziotto indagato, la rabbia dei cittadini

Eppure la Procura della Repubblica lo ha indagato. Per eccesso colposo dell’uso legittimo delle armi. E il poliziotto che ha fatto il suo dovere per difendere i passanti dovrà pagarsi un avvocato. Un atto dovuto, si dice. Ma i cittadini sono furiosi. Le immagini che hanno fatto il giro dei social non fanno che accrescere la rabbia. “Un premio dovrebbero dare a quell’agente, altro che indagine”, dicono. “A Roma non ci facciamo mancare più nulla. E tocca assistere persino all’iscrizione nel registro degli indagati dell’agente che ha bloccato nell’unica maniera che poteva l’africano. Che minacciava con un coltellaccio chiunque passasse alla stazione Termini”.

“Roba da matti, dovrebbero dargli una medaglia”

I commenti sul web danno il termometro della indignazione che sale. “Roba da matti invece di promuoverlo lo puniscono pure”. “Purtroppo i poliziotti dovevano farsi accoltellare allora forse sarebbero non punibili”. E ancora “una delle tante vergogne di questo Stato. E di chi lo governa. Con scuse di buonismo”. “In Francia, in Spagna, in Gran Bretagna questo immigrato irregolare sarebbe stato regolarmente abbattuto senza nessuna remora”. I cittadini non hanno dubbi. E stanno dalla parte  dei poliziotti che fanno il loro dovere. Senza se e senza ma. Come avrebbe dovuto fermare quell’immigrato irregolare armato di un coltellaccio? Con un mazzo di fiori?

A Roma manifestazione di solidarietà all’agente

A difesa dell’agente indagato si sono mobilitati i colleghi e le organizzazioni sindacali di categoria. “Riteniamo penalizzante l’apertura delle indagini nei confronti dell’agente che ha sparato per fermare il cittadino ghanese. Che, armato di coltello, avrebbe potuto compiere una strage”. Così Domenico Pianese, presidente del sindacato Coisp. “Se l’episodio fosse finito in tragedia, oggi l’opinione pubblica punterebbe il dito contro le forze dell’ordine per manifesta incapacità. E, peggio ancora, se a riportare delle lesioni fosse stato proprio l’agente, oggi tutti piangerebbero lacrime di coccodrillo. Invocando più tutele per i poliziotti”. Con l’agente anche i cittadini comuni. Che questa sera manifesteranno nei pressi della Stazione Termini (lato di via Marsala) in segno di solidarietà al poliziotto indagato per la sparatoria. In segno di gratitudine i partecipanti esporranno uno striscione di solidarietà all’agente della Polfer. Silenzio assordante, invece, da parte dell’amministrazione Raggi e delle istituzioni capitoline. Soltanto il centrodestra ha espresso solidarietà all’uomo in divisa. Sul fronte opposto tutto tace.

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