M5S, la lotta all’ultimo sangue tra (ex) fratelli: ecco chi si schiera con Conte e chi con Grillo

27 Giu 2021 10:13 - di Mia Fenice
M5s

«Aristocrazia grillina in guerra fratricida», come dice Aldo Grasso, per la guida del nuovo M5S. Ma nello scontro durissimo tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo come si schierano i big? Facendo i conti si attribuiscono a Grillo i deputati (162) e a Conte i senatori (75). Al Senato la maggioranza degli eletti è già al secondo mandato e punta su Conte sperando che riesca a trovare il modo di superare il divieto di una terza elezione difeso a spada tratta dal fondatore. Il Corriere della Sera, mostra i due schieramenti e fa i nomi di chi sostiene Grillo e di si schiera con Conte.

M5S, chi appoggia Grillo

Ad appoggiare  Grillo, sottolinea il quotidiano milanese, ci sono alcuni volti storici del Movimento. Come, per esempio, Carla Ruocco. O Danilo Toninelli. C’è anche l’ex ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, il capogruppo alla Camera Davide Crippa e il deputato Angelo Tofalo. «Con loro quasi tutti i deputati alla prima esperienza parlamentare fedeli ad una delle regole fondamentali del M5S ma anche preoccupati, visti anche i pochi posti che rimarranno disponibili per il combinato disposto del calo dei consensi e del taglio dei parlamentari, di non avere più chance di rielezione».

M5S, i sostenitori di Conte

Con Giuseppe Conte, invece, sono schierati in gran parte i senatori. «Sono sicuramente al fianco dell’ex premier nel tentativo di dare vita ad un nuovo Movimento 5 Stelle – scrive il Corriere – i tre che venerdì sera sono stati a casa sua per oltre due ore per individuare possibili vie d’uscita dall’impasse. Sono il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, la vicepresidente del Senato Paola Taverna, il capogruppo a Palazzo Madama Ettore Licheri. Ma sta sicuramente con Conte anche l’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede».

Chi non si schiera

E poi, sottolinea infine il Corriere, c’è chi non schiera, come per esempio il ministro degli Esteri, già capo politico del Movimento, Luigi Di Maio, e come il presidente della Camera, Roberto Fico. E anche Stefano Buffagni, ora deputato e in precedenza viceministro allo Sviluppo economico nel secondo governo Conte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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