“Infinta pandemia”: l’ultimo libro di Meluzzi spiega cosa c’è davvero in ballo col Covid

26 Giu 2021 20:44 - di Eleonora Guerra
alessandro meluzzi pandemia

Dopo il saggio Attacco alla famiglia, Alessandro Meluzzi torna con un libro che affronta i più stringenti temi della nostra attualità, partendo da quello che ha ormai monopolizzato la nostra vita e la nostra società: il Covid. Il libro Infinita pandemia, pubblicato da Altaforte edizioni, infatti, è una lunga disanima su come sia stata affrontata l’emergenza coronavirus, tra errori politici e interessi economici e su come il rischio che si vada incontro a una sort di “long Covid” sociale sia oggi uno dei più gravi nei quali incorriamo. Con stravolgimenti che avranno ricadute non solo sul nostro stile di vita, ma sul modo di intendere i rapporti sociali e civici, sul nostro stesso «spirito».

Tornare alla sovranità per contrastare l’«Infinita pandemia»

Il titolo, si legge nella presentazione del libro, «suona quasi come una denuncia contro una società che è sempre più individualista, atomizzata e automatizzata». Dalla crisi del Covid, Meluzzi, che oltre tutto offre anche il suo punto di vista di medico da oltre 40 anni, «guida il lettore – prosegue la presentazione – all’interno di un’altra pandemia, potenzialmente infinita: quella dello spirito. Il rischio, neanche troppo lontano, è quello di vivere in una società fatta di un limbo grigio dove è impossibile anche solo pensare a un moto di sana rivolta. Che fare, allora? Lo scrittore è chiaro: tornare padroni del proprio destino, della propria sovranità per sovvertire il “grande disordine sotto il cielo”».

La «visione olistica del virus» di Alessandro Meluzzi

Il volume, con prefazione di Lorenzo Cafarchio, ripercorre quello che è successo in Italia, con un ampio sguardo sul mondo, dal marzo dello scorso anno. Data dalla quale «nulla sembra essere cambiato». Per Meluzzi, infatti, nell’ultimo anno virologi, sociologi, economisti, psicologi e medici hanno continuato «la loro opera per mostrare come, in fondo, la società odierna debba proseguire, all’ombra del Covid19, la sua opera di atomizzazione dell’uomo».

L’attacco allo spirito

Dunque, un processo che va ben oltre l’emergenza medica e che, per l’autore, che mai cede a tentazioni negazioniste o minimizzatrici, richiede una «visione olistica del virus». È attraverso questa chiave di lettura, infatti, che Alessandro Meluzzi, anche con l’occhio del cattolico fervente, cerca di «dedurre ipotesi su ciò che è accaduto», superando i meri dati intorno al coronavirus e risalendo, per esempio, fino al gender. Ricostruendo, insomma, i contorni di quell’attacco su più fronti che ormai da tempo è portato contro i fondamenti stessi della natura umana, a partire dal bisogno di identità e del senso di appartenenza.

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