Giù le mani dalla signora Lea, Meloni a casa della nonnina sfrattata: la Raggi sgomberi i veri abusivi (video)

1 Giu 2021 14:36 - di Ginevra Sorrentino
Meloni a casa della signora Lea

Questa mattina Giorgia Meloni ha fatto visita alla signora Lea Carlini, 95 anni, a cui il Comune di Roma ha inviato nei giorni scorsi una diffida di rilascio per “occupazione senza titolo” della casa nella quale vive da 50 anni. Un caso che ha scosso e indignato la presidente di Fdi che, dopo aver riassunto in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook le vicissitudini, non solo immobiliari, della protagonista di quest’ultimo scempio perpetrato dal Campidoglio a guida Viriginia Raggi, annuncia anche un’interrogazione parlamentare mirata a fare luce sulla faccenda.

Giorgia Meloni a casa della signora Lea, 95enne sfrattata dal Comune di Roma

Una vicenda davvero riprovevole, quella inflitta alla 95enne Lea Carlini, cacciata dalla casa popolare di Largo Veratti, dove la donna vive da decenni: dal 1969 E dove, come spiega Giorgia Meloni, ha sempre vissuto con il marito e con il figlio, entrambe venuti a mancare negli ultimi anni. Dopo la morte del marito Umberto e il decesso nel 2009 del figlio Leonello, geometra morto sul cantiere, allora, nonna Lea non ha perso tempo. E come raccontato nei giorni scorsi da Il Tempo, ha spiegato: «Ho portato il certificato di morte alla Romeo, che allora gestiva le case popolari del Comune di Roma. Mi hanno fatto subito il bollettino e me l’hanno dato a mio nome. E io ho pagato sempre l’affitto che mi mandavano. Di ricevute ce ne ho una scatolata piena, che non so più neanche dove metterle».

Meloni: la Raggi sgomberi prima “gli 82 stabili occupati e gli 11.000 abusivi stimati dal Viminale”

Dunque, un’abitazione assegnata al coniuge, dipendente dei vigili urbani, e di cui la signora ha sempre saldato l’affitto. Anche attraverso i bollettini che l’amministrazione comunale inviava a nome della donna. E che Lea ha pagato a nome suo. A un certo punto, però, a febbraio scorso, sulla base di una legge regionale, la signora presenta una domanda al Comune per chiedere che la sua pratica di regolarizzazione venga perfezionata: il Campidoglio neanche le risponde. Peccato però che poi, il 5 maggio scorso, come spiega Giorgia Meloni: «Il Comune notifichi alla signora l’avvio di un procedimento di “diffida al rilascio per occupazione senza titolo” dell’alloggio. E che lei in 30 giorni, a 95 anni – sottolinea sempre la leader di Fdi, più volte nella ricostruzione della vicenda – deve lasciare questa casa».

Sul caso Fdi ha presentato un’interrogazione

E così, la signora Lea: 95 anni. Che ha sempre pagato l’affitto, viene sfrattata e cacciata in mezzo alla strada: in 30 giorni. E dallo stesso Comune di Roma che, attualmente, sottolinea la Meloni, «ha almeno 82 stabili occupati abusivamente. Da almeno 11.000 occupanti abusivi stimati dal Viminale. E che deve ancora assegnare 1000 case popolari a persone che stanno aspettando, perché il Comune non è in grado di farlo». L’amministrazione comunale, conclude quindi la leader di Fdi, a un certo punto si è fatta viva per scusarsi, parlando di un disguido. «Ma noi, con Fratelli d’Italia, Comune di Roma e Andrea De Priamo – conclude Giorgia Meloni – abbiamo presentato un’interrogazione perché pretendiamo che alla signora Lea venga messo per iscritto che la pratica di sfratto non esiste. Perché tutto ciò è una vergogna».

 

 

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