È morto Guglielmo Epifani, leader storico della Cgil ed ex segretario del Pd. Cordoglio bipartisan
È morto Guglielmo Epifani. Lo storico sindacalista e leader della Cgil era nato a Roma 71 anni fa. Ha guidato il primo sindacato italiano dal 2002 al 2010. Dall’11 maggio 2013 al 15 dicembre 2013 è stato segretario del Partito democratico, da cui nel 2017 è uscito per disaccordi con la linea del suo successore, Matteo Renzi. Attualmente era deputato di Liberi e Uguali.
È morto Epifani, leader della Cgil e segretario del Pd nel 2013
Tesserato prima del Psi e poi del Pds, Epifani è stato il primo segretario socialista del principale sindacato italiano. Arriva alla politica nel 2013 dopo una vita dedicata alla Cgil. Da segretario generale aggiunto dei poligrafici e cartai fino a diventarne il segretario generale dopo Sergio Cofferati. Di cui era stato il vice dal 1994 al 2002. Tra le sue maggiori qualità, riconosciute anche dagli avversari, una grande propensione alla mediazione. Una persona ”che non divide”, che sa ricucire, tenere insieme. Dote che è stata decisiva nel ruolo di traghettatore del Pd verso la stagione congressuale che ha portato alla direzione renziana.
Dopo le dimissioni di Bersani traghetta il partito verso il congresso di Renzi
Vicino alle posizioni di Pierluigi Bersani, scende in campo l’anno della “non vittoria”: il 2013. Tre mesi dopo l’elezione a Montecitorio (come capolista del Pd in Campania) spetterà a lui traghettare il partito dopo le dimissioni di Bersani. Verrà scalzato dal rottamatore Renzi con le primarie dell’8 dicembre. Tra le decisioni più sofferte il sì al Jobs Act, per fedeltà al partito, dopo le battaglie a difesa dell’articolo 18. Una scelta dolorosa che gli costò le contestazioni del mondo sindacale. Nel 2017 segue Bersani nell’addio al Pd e aderisce ad Articolo 1-Movimento Democratico e Progressista. Dal 2018 è con Leu.
Letta dà la notizia al Nazareno: una giornata tristissima
È stato Enrico Letta a dare la notizia della scomparsa di Epifani sospendendo l’incontro in corso tra una delegazione del Pd e i vertici di Cgil, Cisl e Uil. “Una giornata tristissima, una notizia drammatica”, ha detto il leader dem. “Abbiamo interrotto la riunione per rispetto della sua memoria. Epifani è stato leader del sindacato e segretario del Pd in un momento difficile. Alla sua famiglia esprimo il cordoglio di tutti i democratici e di tutte le democratiche”.
Il ricordo di colleghi e avversari politici
Tra i primi a commentare Stefano Fassina. “L’improvvisa scomparsa di Epifani – scrive su Twitter – è un immenso dolore. Mi stringo alla moglie, agli amici, a tutta la sua Cgil. Guglielmo ha difeso per tutta la vita lavoratrici e lavoratori. Prima nel Sindacato poi in Parlamento. La sua lezione morale e politica rimarrà sempre con noi”. Anche Dario Franceschini rivolge un saluto al sindacalista scomparso. “Ciao Guglielmo, uomo forte, gentile, colto, paziente e intransigente. Un dolore per tutti noi, e siamo tanti, che ti abbiamo voluto un grande bene”. Con lui ho condiviso tre anni in Parlamento – ricorda Nicola Fratoianni – tra i banchi del gruppo. “Una persona colta e rigorosa“, dice il leader di Sinistra italiana. “Con cui anche quando abbiamo avuto divergenze era sempre piacevole confrontarsi. Alla sua famiglia e ai suoi affetti – conclude Fratoianni – va il mio abbraccio e quello di tutta Sinistra Italiana.”
A pioggia arrivano i ricordi di colleghi di partito e avversari politici. Di ‘esempio per tutti noi’ parla Renato Brunetta. “Compagno di tante battaglie”, scrive il ministro per la pubblica amministrazione. “Collega deputato, gentile, serio, equilibrato. Dirigente sindacale che ha speso la sua vita da una parte sola: dalla parte dei lavoratori”.
Fratelli d’Italia: un avversario stimato e preparato
Un avversario stimato e preparato per Fratelli d’Italia. “La notizia della morte di Guglielmo Epifani mi colpisce e mi addolora”, commenta Giorgia Meloni. “Eravamo su posizioni politiche diverse ma ho sempre apprezzato la sua passione, la sua competenza e la sua capacità di confrontarsi. Se ne va una persona stimabile e perbene. Alla famiglia e ai suoi cari il cordoglio e la vicinanza mia e di tutta Fratelli d’Italia”. “Un signore della politica come ce ne sono pochi”, scrive Davide Faraone di Italia Viva. Maurizio Lupi si dice sconvolto per la morte del leader storico della Cgil. “Tra noi c’era distanza politica, ma non umana. E ci univa la comune dedizione alla politica come servizio. E come strumento per la difesa della dignità delle persone e costruzione del bene comune. Oggi il Parlamento perde uno dei suoi uomini migliori“.