Delirio Astrazeneca, l’Ema smentisce Speranza e Cts e insiste: “Il vaccino è sicuro per tutti”

14 Giu 2021 19:44 - di Prisca Righetti
Astrazeneca

Delirio Astrazeneca, l’Ema smentisce Speranza e Cts sull’indicazione del vaccino solo per over 60 e insiste: «Il vaccino è sicuro per tutti». E così, nel valzer di annunci e smentite. Di continui stop and go, che hanno marchiato a caratteri di fuoco il percorso e la comunicazione sul vaccino AstraZeneca, l’ultimo contrordine arriva dell’Ema. Che, con buona pace del ministro Speranza e del Cts al seguito, riporta il siero anglo-svedese alla casella di partenza. L’ultima mossa di un infinito gioco dell’oca che però, in palio, ha la salute della gente. E così, se nei giorni scorsi il titolare del dicastero della salute e il team di esperti di governo hanno sentenziato per l’utilizzo del vaccino Astrazeneca solo agli over 60, oggi l’Ema torna a insistere sul siero anti-Covid in questione, sicuro per tutti…

Astrazeneca, l’Ema insiste: il vaccino è sicuro per tutti

Dunque, ci risiamo. Nel caos di sempre che contamina chiarezza e attendibilità delle istruzioni per l’uso, succede ancora che quanto gli addetti ai lavori asseriscono il giorno prima, siano le stesse autorithy di riferimento a smentirlo il giorno dopo. E così, a stretto giro dalle indicazioni del ministro Speranza che relegava (nuovamente) Astrazeneca al solo utilizzo per gli over sessantenni, ora arriva l’errata corrige dell’Ema. Che, rimpallando la questione, rileva che il siero anglo-svedese – in Italia rimpiazzato da vaccini Pfizer e Moderna nella seconda dose per gli under 60 – «rimane autorizzato in tutte le popolazioni». Ribadendo peraltro che: il rapporto rischio-beneficio, tenuto conto dei rari casi di trombosi, è «positivo».

Astrazeneca, l’Ema denuncia un difetto di comunicazione

L’Agenzia europea del farmaco torna così a riaffermare la propria posizione sul vaccino AstraZeneca. Sottolineando che «durante il fine settimana ci sono stati molti articoli con informazioni non corrette sulle considerazioni scientifiche dell’Ema riguardo al vaccino Covid-19», prodotto dall’azienda anglo-svedese. «La fonte della disinformazione – spiega l’ente regolatorio Ue – è stato un articolo pubblicato su un quotidiano italiano. Un servizio che citava erroneamente uno dei nostri esperti. Da allora abbiamo chiesto una revisione dell’articolo. E abbiamo anche chiesto una correzione formale».

E chiede aggiornamento e correzione sulle informazioni circolate negli ultimi giorni

Non solo, rincarando la dose delle recriminazioni, Ema sottolinea anche che: «Molte testate giornalistiche hanno pubblicato articoli sulla base dell’intervista originale ed errata». Poi, nel giro di breve, aggiunge anche che «nell’interesse di una comunicazione corretta e basata sui fatti», chiede di «aggiornare gli articoli contenenti informazioni false. In modo da riflettere la posizione normativa – invariata – dell’agenzia nei confronti del vaccino Vaxzevria di AstraZeneca». Chiarendo infine che: «Se le raccomandazioni dovessero cambiare – conclude l’authority – l’Ema lo comunicherà in modo trasparente e proattivo ai media e al pubblico». E infine che «i giornalisti sono incoraggiati a controllare il nostro sito web per eventuali nuove informazioni». Ora, chi avrà l’ultima parola?

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