Covid, 28 morti, 48 milioni di vaccini e Galli ottimista: «Non sarà come l’autunno scorso»
Sono 927 i nuovi contagi da coronavirus in Italia. I morti registrati nelle ultime 24 ore sono 28. Ieri i contagi erano stati 951 e i morti 30. I tamponi effettuati sono stati 188.191, con un tasso di positività stabile allo 0,5%, rispetto ai 198.031 tamponi processati ieri. E, sebbene la variante Delta del Covid continui ad allarmare le autorità sanitarie, uno sprazzo di ottimismo arriva da Massimo Galli, che finora si è fatto conoscere come uno dei più cauti fra i virologi. «Tendo a pensare – ha detto – che sia molto poco probabile che possiamo andare incontro, in autunno, a una situazione simile a quella dello scorso anno, nonostante le preoccupazioni legate alla diffusione della variante Delta».
Figliuolo: «Somministrate 48 milioni di dosi di vaccino»
Anche sul fronte dei ricoveri i numeri sono sempre più incoraggianti: continuano a diminuire. Nelle terapie intensive oggi ci sono 16 pazienti in meno, per un totale di 328 persone. Restano in calo costante anche le presenze nei reparti Covid ordinari: sono scese a 2.027, vale a dire 113 in meno di ieri. I guariti nelle ultime 24 ore sono stati 6.566, che portano il totale di quanti hanno superato la pandemia a 4.066.029 dall’inizio della crisi. Le dosi di vaccino somministrate sono arrivati poi, secondo i dati riferiti dal generale Figliuolo, a 48 milioni. «Credo sia un ottimo traguardo, anche se certo si può fare sempre meglio», ha commentato il commissario, raccomandando di continuare a mantenere comportamenti prudenti.
Galli ottimista sul Covid, nonostante la variante Delta
Ed è proprio guardando alla campagna vaccinale che Galli ha rassicurato rispetto al prossimo autunno, dopo che non molti giorni fa, citando il Trono di Spade, aveva avvertito che «l’inverno sta arrivando». Il vaccino, ha sottolineato il responsabile di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, «ha una serie di aspetti positivi, ci dà una serie di garanzie e dovrebbe metterci nella condizione di poter far fronte al problema». Per questo per Galli, anche se l’aggressiva variante “indiana” sarà presto predominante, è difficile che si ripeta una ripresa pandemica con le dimensioni di quelle passate, in termini di decessi e malattie gravi.
Obiettivo: «Neanche più un morto»
«Ma l’obiettivo deve essere neanche più un morto», ha precisato Galli parlando con l’Adnkronos. «E per raggiungerlo – ha proseguito Galli – bisogna mettere in sicurezza chi ancora non lo è stato e poter seguire bene i più fragili, per capire se si sono davvero immunizzati oppure no. E se non è così dobbiamo trovare strategie alternative, perché in presenza di una variante con questa grande capacità infettante, come la Delta, si possano avere comunque casi con un andamento infausto».