Tempi duri per gli haters: insultano polizia e istituzioni su Fb, denunciati 17 “insospettabili” a Mantova
Tempi duri per gli haters: a Mantova alcune persone insospettabili, tra cui un’infermiera, un barista, un meccanico e un’operaia sono stati denunciati. La Polizia Postale li ha identificato, nonostante i profili Social fasulli, dopo che i 17 “odiatori” da tastiera avevano postato dei messaggi di insulti a poliziotti e carabinieri, su Facebook. Avevano, infatti, imitato rapper come Fedez e Gemitaiz, che scrivono e cantano insulti contro gli uomini in divisa. Contavano di farla franca, ma non sono personaggi pubblici e ora dovranno risponderne in tribunale.
La polizia postale di Mantova ha stanato gli haters
Quando si sono trovati sulla porta di casa gli agenti di polizia per invitarli a seguirli negli uffici della Questura, si sono tutti mostrati dapprima sorpresi e increduli. Successivamente, hanno avuto la consapevolezza della stupidaggine fatta. Alcuni sono caduti nello sconforto per i risvolti di carattere giudiziario che si troveranno a dover affrontare.
Le persone che dovranno andare in tribunale a spiegare la loro condotta sono in tutto 17. L’accusa? Sui social hanno insultato e offeso polizia e istituzioni. Talvolta hanno vomitato i loro insulti contando sui nomi falsi di copertura. Speravano di farla franca, ma stamattina hanno capito che non basta un nome falso per fare i leoni da tastiera. Infatti, la polizia postale di Mantova e la Digos hanno rilevato svariati post di odio pubblicati dai 17 soggetti.
Dovranno rispondere dei loro commenti “vomitevoli” di notizie riportate sui profili Fb di organi di stampa locali. Il pretesto per scatenare la loro furia? Le disposizioni governative e regionali emanate a contenimento della pandemia da Covid-19. Ma non basta a giustificare la frasi deliranti registrate.
Chi sono gli odiatori: dall’operaio 60enne alla barista 50enne
Gli investigatori hanno avviato immediatamente un’indagine informatica. Hanno pertanto accertato l’identità dei titolari dei profili social dai quali erano state postate le ingiurie. La polizia parla di “espressioni offensive e ingiuriose nei confronti della magistratura, delle forze dell’ordine e di altre istituzioni”.
Al termine degli accertamenti tecnici gli inquirenti hanno identificato – sino a oggi – 17 individui. Molti di loro risiedono a Mantova e in provincia. Dall’infermiera di Suzzara al barista 50enne di Quistello. Dalla 46enne impiegata di Roncoferraro al meccanico 56enne di Borgo Virgilio. Dall’operaia 49enne di Volta Mantovana all’operaio 60enne di Goito. Dal meccanico 28enne di Viadana al 49enne operaio di Castelbelforte. E altri ancora, alcuni dei quali con precedenti penali.
Raccolti tutti gli elementi probatori e dopo averne individuato i luoghi di residenza, gli agenti hanno convocato presso tutti gli indagati per l’effettuazione delle conseguenti attività procedurali. Al termine degli atti di polizia giudiziaria tutti sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica per vilipendio delle istituzioni, mentre uno di questi è stato denunciato anche minacce a pubblico ufficiale. Su disposizione del questore della Provincia di Mantova Paolo Sartori, la divisione anticrimine della Questura sta ora valutando la posizione di ciascuno degli indagati ai fini della applicazione, nei loro confronti, di una misura di prevenzione personale.
Il questore di Mantova agli haters: “I Social non sono zona franca”
“Il grave errore che compiono questi soggetti – precisa il questore di Mantova Sartori sugli haters – è quello di ritenere che ciò che viene detto e scritto sui social networks non abbia ripercussioni, considerando erroneamente la realtà virtuale come una sorta di ‘zona franca’, dove è lecito porre in essere qualsiasi tipologia di condotta . Questi spazi virtuali, invece, sono del tutto assimilati al contesto reale per quanto attiene, nello specifico, alle conseguenze di carattere giudiziario che derivano da comportamenti illeciti”.