Omofobia, ma quale emergenza… ogni anno sono 35 i crimini d’odio segnalati contro gay e lesbiche

4 Mag 2021 8:55 - di Adele Sirocchi
omofobia

Infuria la polemica sul ddl Zan e il rapper Fedez è ancora purtroppo al centro dell’attenzione. C’è allora chi fa due conti: esiste davvero un’emergenza omofobia in Italia?  Fausto Carioti su Libero trae le conseguenze: “Basterebbe un numero – scrive – per smontare l’urgenza del provvedimento: 35,1. Sono le segnalazioni relative a crimini o discorsi d’odio contro l’orientamento sessuale o l’identità di genere che ogni anno, in media, arrivano all’Oscad, l’Osservatorio del Viminale cui affluiscono i dati di polizia, carabinieri, vittime, associazioni, testimoni. Appena 316 casi dal 2011 al 2019. Semplici segnalazioni, non reati veri e propri, che alla fine saranno ancor meno. Le sole profanazioni di tombe per odio razziale e religioso risulterebbero essere quattro volte di più, 146 l’anno, ma nessuno ne fa una battaglia politica”.

Omofobia, non c’è emergenza. Il ddl Zan punta all’indottrinamento

Lecito dunque il sospetto che dietro la cortina fumogena dell’emergenza si nascondano altri scopi: in primis l’indottrinamento sulla teoria gender, che approderebbe nelle scuole con tanto di copertura legale. Lo prevede l’articolo 8 della legge, che istituisce il 17 maggio la  Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia con organizzazione di cerimonie e incontri  e con attività specifiche nelle scuole.

Povia: ci sono già le leggi che tutelano gli omosessuali dalle aggressioni

E in secondo luogo l’etichetta infamante di omofobia applicata a chiunque dica che il ddl Zan non serve perché ci sono già le leggi che tutelano le persone dalle aggressioni e dalle violenze. Un concetto ribadito dal cantante Povia, che sta diventando in queste ore una specie di anti-Fedez. ”Il ddl Zan non serve – dice Povia –  in Italia abbiamo già leggi solide che tutelano tutti. Nel 2013 a Napoli fu picchiato un ragazzo gay, sapete quanti anni di galera hanno dato agli aggressori applicando la legge più l’aggravante? 10 anni!”. E conclude: ”Abbiamo 200mila leggi in Italia, di che stiamo parlando?”, conclude il cantante

 

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