Omofobia, “Family day” in piazza contro il ddl Zan: «No alla dittatura del pensiero unico»

11 Mag 2021 17:15 - di Redazione
Family Day

In piazza a Milano per la libertà. Il Family Day aderisce alla manifestazione contro il ddl Zan sull’omotransfobia che si terrà in piazza Duomo sabato 15 maggio alle 15. «La posta in gioco – spiega il forum in una nota – è altissima, nientemeno che la libertà». L’iniziativa, prosegue, «è necessaria per dare voce e forma ad un dissenso espresso da numerosi ed eterogenei settori della società». Il Family day formula un lungo elenco di dissidenti. A cominciare da settori del femminismo ai vescovi. Ma vi sono anche associazioni familiari e persino personaggi pubblici di orientamento omosessuale. Tutti contestano la deriva liberticida annidata nel ddl Zan, bollato dagli organizzatori del Family day come «inutile». Si tratta in ogni caso di critiche ragionate e argomentate.

Family day a Milano sabato 15

L’esatto contrario di quel che la «mistificazione» pro-Zan vorrebbe far passare come dettate da omofobia. È vero invece che l’associazione ha espresso la «condanna» di ogni forma di discriminazione e violenza «basata sull’orientamento sessuale». Nello stesso tempo, ha ribadito che «non esiste alcun vuoto normativo». Lo dimostrano, sottolinea il Family day, le «numerose e severissime sentenze già passate in giudicato». In realtà, la posta in gioco è un’altra ed è emersa dalla manifestazione delle sigle Lgbt di sabato scorso. In quell’occasione, ricorda infatti l’associazione, «i sostenitori del ddl hanno dichiarato che il provvedimento ha lo scopo di rieducare la società a partire dalle scuole». Prova ne sia «l’introduzione della giornata nazionale contro l’omofobia negli istituti di ogni ordine e grado».

«Legge inutile e divisiva»

Sabato, dunque, si replica. Ma con una manifestazione di segno opposto. Alla luce della pandemia, gli organizzatori presteranno massima attenzione all’osservanza delle misure anti-contagio. I vertici del Family day hanno già annunciato che l’organizzazione rispetterà «tutte le misure di distanziamento e sicurezza indicate dalle autorità». L’appello, tuttavia, è a raggiungere Milano per manifestare contro il Ddl Zan. «Anche perché – conclude la nota – non possiamo più tacere. È arrivato il momento di difendere la libertà dalle imposizioni di un pensiero unico sempre più asfissiante».

 

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