Morte di Davide Astori, per il tribunale fu omicidio colposo: il medico condannato a un anno

3 Mag 2021 14:02 - di Redazione
davide astori

La morte di Davide Astori fu un omicidio colposo: con questa accusa, infatti, il tribunale di Firenze ha condannato a un anno di reclusione il professor Giorgio Galanti, il medico ex direttore della Medicina Sportiva dell’ospedale di Careggi, unico imputato nel processo per la morte del capitano della Fiorentina. Astori fu stroncato da un arresto cardiaco il 4 marzo del 2018, mentre era in ritiro con la squadra in un albergo a Udine. Il pubblico ministero Antonino Nastasi nella requisitoria aveva chiesto un anno e sei mesi.

Per la morte di Davide Astori condannato il medico

A Galanti, 71 anni, pratese, che all’epoca dei fatti contestati era direttore sanitario del Centro di riferimento di medicina dello sport dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi, la procura di Firenze aveva contestato il rilascio ad Astori di due diversi certificati di idoneità alla pratica del calcio, nel luglio 2016 e nel luglio 2017. Secondo una consulenza tecnica effettuata da periti incaricati dalla procura, però, il rilascio dei certificati di idoneità avvenne nonostante fossero emerse, nelle rispettive prove da sforzo, aritmie cardiache che avrebbero dovuto indurre i medici a effettuare accertamenti diagnostici più approfonditi per escludere una cardiopatia organica o una sindrome aritmogena.

Il tribunale: le aritmie maligne si potevano prevenire

Una diagnosi precoce, infatti, secondo gli esperti del tribunale, avrebbe consentito di interrompere l’attività agonistica di Astori. E, tramite la prescrizione di farmaci, di rallentare la malattia e prevenire l’insorgenza di «aritmie ventricolari maligne». Per l’accusa, Astori morì proprio per la mancata diagnosi di una cardiomiopatia aritmogena diventricolare.

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