Meloni: «La sinistra vive su Marte. Molti suoi elettori ora si sentono rappresentati da FdI»

24 Mag 2021 9:07 - di Redazione

Il libro Io sono Giorgia in cima alla classifica, vento in poppa nei sondaggi, in volo verso il 20 per cento, “la Meloni premier” non è più una provocazione ma un’ipotesi concreta. “Sono consapevole che nessun partito  può bastare a sé stesso”, spiega la leader di Fratelli d’Italia in una lunga intervista a La Verità.

Meloni: voglio governare con tutto il centrodestra

“Dire che voglio crescere sulla pelle degli alleati, come leggo spesso, è un’idiozia. Serve un sistema di alleanze. Anche quando eravamo al 3% ho sempre anteposto l’interesse della coalizione a quello del partito». Quanto alla premiership – ripete – “non dipenderà da me, ma dalle decisioni degli italiani”.

“Certa sinistra si sente più rappresentata dal mio partito”

Che dimostrano di apprezzare sempre di più la proposta di Fratelli d’Italia. L’unico partito coerentemente all’opposizione del governo Draghi. Un consenso trasversale. “Io mi rivolgo a tutti gli italiani. Pensi che incontro tantissime persone di sinistra in crisi di identità. E mi confessano di sentirsi più rappresentati dal mio partito”, dice la Meloni. Rivendicando la scelta di restare fuor da Palazzo Chigi. Una scelta scomoda. Dettata dalla certezza che maggioranze tanto variabili non producono “nulla di buono. Se non compromessi al ribasso, come stiamo vedendo ogni giorno”. Risse e scontri da Lega e Pd. Che spinge il governo sempre più a sinistra.

Il Pd pretende di stravincere

«La sinistra sta tenendo banco. Anche con una grande arroganza. Vogliono stravincere”. Il disegno è chiaro ed era prevedibile, secondo la leader di FdI. “Pretendono di far leva sui voti della Lega e di Forza Italia. Per perpetuare i disegni del governo Conte”. È il partito di Letta a dimostrare quella slealtà  che rimprovera a Salvini. Lanciando proposte divisive. Come  il voto ai diciottenni, lo ius soli, la legge Zan. Ultima la proposta di Letta sulla tassa di successione per aiutare i giovani. Roba da marziani. “Dopo cinque anni alla Sorbona temo abbia perso il contatto con la realtà. Uno che sbarca in Italia con la povertà che dilaga e si mette a parlare di nuove tasse, vuol dire che non ha i piedi per terra. E lo dico mettendomi nei panni di un elettore di sinistra”. Il Pd ha perso la sua vocazione popolare. “I partiti di sinistra sono diventati i portavoce dei grandi poteri economici e finanziari”.

L’autorevolezza di Draghi non basta

Nell’intervista snocciola tutti i passi falsi del governo. Dalle aperture (più chiusurista di Conte) all’immigrazione (il ministro Lamorgese insegna). Neppure il decreto sostegni conquista la sufficienza. Perché anche l’autorevole premier deve scontrarsi con i partiti in Parlamento. Per questo l’unica strada di cambiamento sono le elezioni. “Per ottenere una maggioranza forte, con una visione chiara”.

Candidature, l’accordo è vicino

Sul nodo della candidature per le amministrative non ha dubbi. “Troveremo un accordo come abbiamo sempre fatto. Ma non bisogna cadere nei tranelli”, dice. Certe volte da parte degli alleati vedo “frasi un po’ fuori posto”. Sull’ipotesi di Draghi al Quirinale nessuna fuga in avanti. “Bisognerà capire se punta o no alla presidenza della Repubblica. Al momento non l’ho ancora capito. Se accadesse, se non altro si andrebbe a votare immediatamente”.

“Mi sono formata sul Signore degli anelli”

Occorre saper volare anche basso, dice ancora guardando alle mosse di Matteo Renzi. E avere umiltà. Che all’ex ministro della Gioventù non manca. Merito della gavetta e della sua formazione. «Mi sono formata su Il signore degli anelli di Tolkien. Una straordinaria metafora sul potere che corrompe l’uomo. Io non vedo il potere come un obiettivo. Ma come un pericolo. Alla fine del viaggio mi farò la domanda ‘Io ho cambiato il sistema. O è il sistema che ha cambiato me?’. Altri non l’hanno mai fatto, e ne hanno pagato le conseguenze”.

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