L’attacco del virogolo Silvestri all’informazione sul Covid: «La paura fa audience»

31 Mag 2021 11:50 - di Agnese Russo
silvestri covid

«Capisco che la paura faccia audience, ma trovo questo approccio sbagliatissimo». Il virologo Guido Silvestri si scaglia contro il catastrofismo che caratterizza l’informazione sul Covid. «Dispiace vedere come i media tendano a ignorare le buone notizie, come se la loro missione non fosse quella di informare, ma di spaventare la gente», ha scritto in un post su Facebook, il professore della Emory University di Atlanta, sottolineando di aver riscontrato questa tendenza tanto negli Usa, dove lavora, quanto in Italia.

Silvestri: «La paura sul Covid fa audience»

Silvestri, quindi, nel suo post intitolato “Il silenzio sulle buone notizie” ha ricordato che «la media mobile a 7 giorni dei nuovi casi di infezione da Sars-CoV-2 negli Usa è scesa a 20.692, che rappresenta il numero più basso di contagi dal marzo 2020 (sì, avete letto bene, dall’inizio della prima ondata)». «A me – ha commentato il virologo – sembra proprio una notizia bomba, da annunciare con gioia e clamore, mentre il Paese corre verso una sempre più ritrovata normalità e il numero dei soggetti vaccinati con almeno una dose ha superato i 168 milioni. Eppure – ha aggiunto – quasi nessuno ne parla, in America come in Italia, né le grandi testate, né le maggiori reti televisive. Gli stessi giornali e Tv che invece – ha sottolineato – aprivano strillando ogni volta che c’era un record di contagi o morti di Covid negli Usa».

Il silenzio su una «straordinaria vittoria della scienza»

«A me spiace che non si celebri a dovere quella che vedo come una straordinaria vittoria della scienza, grazie alla cavalleria dei vaccini», ha quindi concluso Silvestri, lanciando una frecciata contro quelli che «sghignazzavano contro questa espressione»: «A proposito – ha chiesto – dove sono finiti quei c…».

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