“Io, gay, mai discriminato a destra”. Il suo tutor politico è stato un ex missino, Altero Matteoli

24 Mag 2021 15:10 - di Riccardo Angelini
gay di destra

Gay, ma di destra. Dunque contro di lui ogni insulto vale, ogni discriminazione è lecita. Alessandro Santini, 47 anni, consigliere comunale della Lega a Viareggio, ex Forza Italia, racconta la sua vicenda a la Verità.  E’ bastato che affermasse sui social il suo NO all’utero in affitto per far partire una «valanga di fango». La comunità Lgbt ha stabilito di colpirlo con lo stigma del “tradimento”. Perché Santini non ama esibire l’orgoglio gay e pensa che un bambino deve crescere con un padre e una madre.

Santini, gay di destra contrario al ddl Zan

Una discriminazione verso gli omosessuali esiste?, chiede la Verità. «La chiamerei piuttosto stupidaggine di chi ha un cervello piccolissimo. Scusi ma insisto: non sarebbe forse meglio fare lotte in Parlamento perché ci siano reali pari opportunità per tutte le lavoratrici che perdono il posto di lavoro dopo essere diventate mamme, o che meritano uno stipendio parificato a quello dei colleghi maschi? Le leggi vanno scritte quando riguardano tutti, non perché istituiscano differenze. E poi non mi pare una priorità, vista la situazione italiana».

Il ddl Zan mira a legalizzare l’utero in affitto

Inoltre Santini pensa che il ddl Zan voglia mirare all’utero in affitto: «Se non è lì che si vuole mirare – ma penso che sia invece il punto di arrivo – vorrà dire che avrò solo espresso un mio pensiero. Le offese ricevute mi fanno pensare invece di aver toccato il culo alle vespe, come si dice da queste parti: di aver cioè toccato degli interessi che, in modo illiberale, non si vuole che vengano affrontati. Posso o non posso essere libero di esprimere il mio pensiero? Pare di no».

Santini, gay di destra mai discriminato nella Lega

Nega, inoltre, che la Lega abbia pulsioni omofobe: «Ho conosciuto Salvini nel 2015 perché gli ho fatto da cicerone al Carnevale e camminando accanto a lui ho sentito il bisogno di dirgli chi ero. “Matteo, io sono gay, qual è la tua visione dei gay nel centrodestra?“, gli chiesi. Mi rispose che il problema non esiste, che aveva tanti amici come me e che non ci saremmo dovuti occupare di questo, ma dei problemi delle persone».

Santini: Matteoli è stato il mio padrino politico

Non solo, in tutta l’area della destra Santini non ha trovato atteggiamenti ostili verso la sua omosessualità. «Guardi che è un falso problema la comprensione della destra: è la sinistra che ha sempre gridato “al lupo” per assicurare una presunta protezione, per intimorire. Discriminano gli stupidi, e stanno a destra come a sinistra. La cattiveria di chi ha poca cultura non ha colore politico. Altero Matteoli sapeva e mi ha sempre sostenuto, è stato il mio padrino politico. Ricordo l’ultima volta in cui l’ho abbracciato: Matera, un convegno sulla famiglia». Convegno dove ha preso la parola per dire che, anche se gay, la famiglia è quella composta da un uomo e una donna.

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