Chi tira per la giacca AstroSamantha, che ora diventa paladina della sinistra a sua insaputa
L’astronauta Samantha Cristoforetti, nota al mondo come AstroSamantha, sarà la prima donna in Europa a guidare una Stazione spaziale internazionale. La terza al mondo dopo due americane. Tutto questo avverrà nel corso della Expedition 68 che la porterà in orbita nel 2022. L’annuncio è stato dato dall’Agenzia Spaziale Europea. Un traguardo galattico nel vero senso della parola. E un grande orgoglio per l’Italia.
AstroSamantha, donna di successo tirata per la giacca dalla sinistra
Al proclamo dell’Esa, la sinistra ha trovato un nuovo, l’ennesimo volto popolare su cui avvalersi nello scontro politico odierno, cercandone di esaltare i successi professionali contro la fissazione “Lega”. E in questo caso in opposizione al senatore Pillon, con il quale i progressisti d’Italia combattono da tempo. L’ondata rossa di commenti avversi parte dalla deputata dem Boldrini che scrive sui social: «Congratulazioni a #Cristoforetti, prima donna europea a guidare la stazione spaziale internazionale. Con buona pace di qualche senatore leghista che pensa che le donne siano per natura portate solo ad accudire. La scienza ha, sempre di più, il volto delle donne. Evviva!».
I trionfi di Samantha Cristoforetti e il post della Boldrini anti-Lega
Una comunicazione utilizzata più che per celebrare un avvenimento, come pretesto per accendere uno sterile scontro ideologico. Scritto così sembra che il verbo “accudire” sia un’attività minore, di aspetto secondario. Che siano uomini o donne a svolgerlo, risulta un’estrinseca svalutazione anche del lavoro stesso. Un dettaglio che diventa percepito. Il punto nasce dalla strumentalizzazione portata avanti attraverso inconsapevoli testimonial di cui la sinistra cerca di impossessarsi del lustro e dei traguardi raggiunti come propri, per poi riutilizzarli nello scontro istituzionale.
Dalle dichiarazioni di Pillon a AstroSamantha paladina della sinistra a sua insaputa
Postare una bella immagine di successo e accattivarsi a livello comunicativo le simpatie buoniste della piazza social per accenderla contro gli avversari. È il caso di AstroSamantha, diventata paladina della sinistra a sua insaputa, versus le dichiarazioni del rivale Pillon in merito all’iniziativa dell’Università di Bari, che sconterà le tasse universitarie per le studentesse che opteranno di accedere in “quota rosa” nei corsi a forte rappresentanza maschile. Pillon su questo ha dichiarato in un suo post Facebook: «È naturale che i maschi siano più appassionati a discipline tecniche, tipo ingegneria mineraria per esempio. Mentre le femmine abbiano una maggiore propensione per materie legate all’accudimento, come per esempio ostetricia. Questo però non sta bene ai cultori del Gender, secondo i quali ci devono essere il 50% di donne nelle miniere, e il 50% di uomini a fare puericultura.
Samantha Cristoforetti, un esempio di talento libero da schemi e etichette
Ovviamente ognuno è libero, e ci sono le sacrosante eccezioni. Ma è naturale che le ragazze siano portate verso alcune professioni e i ragazzi verso altre. Imporre ai maschi di pagare più delle femmine per orientare la libera scelta di un percorso universitario è un modo di fare ideologico. Finalizzato a manipolare le persone e la società. Si può essere in accordo o meno, questo è ineccepibile, ma perché allora non viene fatto uno sconto anche agli uomini per poter accedere ai corsi a forte rappresentanza femminile? Se si vuole la parità di genere, ci si dovrebbe domandare questo. La donna libera e indipendente è la dimostrazione che la capacità e il merito portano al raggiungimento dell’obiettivo e la Cristoforetti ne è l’esempio lampante. Non l’ennesimo palliativo che, al contrario, fa sentire la donna inferiore: se non viene aiutata e “indirizzata” non riesce, non può decidere da sola.
Col tifo programmatico della sinistra anche il lavoro diventa gender fluid
Emblematico in questo senso anche il tweet del sentore pentastellato Ettore Licheri: «Qualcuno ha già detto al simpatico senatore leghista che Samantha #Cristoforetti sarà la prima donna europea a prendere il comando della Stazione spaziale internazionale? Il lavoro non ha genere. Congratulazioni». Ecco la celebrazione della Cristoferetti, per lasciare 2 righe in cui viene banalizzato ogni riferimento, da oggi anche il lavoro diventa gender fluid. Diventa una battaglia sterile a livello comunicativo, in cui emerge come la sinistra sia all’affannosa ricerca di volti influenti sul piano mediatico per portare avanti le proprie idee. Un contenuto proprio senza la figurazione esterna del testimonial è ancora fattibile?
Un successo, quello di AstroSamantha, che prescinde da scontri ideologici e tifoserie
Il paradosso più grande, al netto di tutto, rimane che non dobbiamo stupirci se una donna diventa la prima ad essere a capo di un ente importante. Dobbiamo solo esserne profondamente orgogliosi, in quanto non evento raro, ma strada verso un futuro consapevole dell’importanza della donna in quanto persona in ogni settore e per sua libera scelta, non per tifo programmatico.