Vaccini, mercato clandestino allestito sul dark web: pronti a sborsare anche 20.000 € per le fiale

2 Apr 2021 20:06 - di Lorenza Mariani
mercato clandestino vaccini

Il mercato clandestino dei vaccini corre sul web. La Guardia di Finanza blocca e sequestra i canali Telegram usati da venditori senza scrupoli che mettevano sulla vetrina digitale e sul dark web le proposte di fiale di AstraZeneca, Pfizer e Moderna a prezzi sconcertanti. Cifre che, partendo da 155 euro per una somministrazione, potevano anche arrivare al tetto di 20.000 euro per uno stock di 800 dosi. Prodotti venduti clandestinamente che non è neppure certo che fossero effettivamente il siero contro il Coronavirus. E che assicuravano, come spiega in un esaustivo servizio il sito di Today.it, nel pacchetto, «garanzia di anonimato, tracciabilità della spedizione, imballaggio a temperatura refrigerante controllata e persino richiamo incluso nell’offerta». €

Il mercato clandestino di vaccini viaggia sul dark web

Un vero e proprio business clandestino, per un giro d’affari alimentato da una nutrita schiera di persone. Una fila di migliaia di possibili acquirenti, disposti a pagare nonostante i dubbi sulla sicurezza del prodotto. Pur di non adeguarsi alle regole e alle tempistiche del protocollo del sistema pubblico, come noto coordinato dal generale Figliuolo. Una remunerativa attività illegale messa su da gente senza scrupoli, scoperta e bloccata dal Nucleo tutela privacy e frodi tecnologiche della Guarda di Finanza. In sostanza, gli organizzatori di questo business vaccinale, pescavano nel sommerso del dark web e la scorciatoia di Telegram, utilizzato come vetrina del mercato clandestino. In base a quanto ricostruito dalle fiamme gialle dopo un’accurata indagine, come riporta Today.it «l’acquirente veniva reindirizzato in un Marketplaces dedicato all’acquisto sul Dark-Web. Cioè siti internet non accessibili a tutti perché gestiti da particolari software. E non indicizzati dai classici motori di ricerca».

Le fiale in vetrina sui canali Telegram

Una volta adescato, il compratore poteva scegliere il vaccino desiderato, che poi avrebbe acquistato, saldando il conto in criptovalute (moneta digitale). Ma c’è di più. Secondo l’indagine, particolarmente articolata e complessa, diretta dal Procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco insieme ai sostituti Bianca Maria Baj Macario e Maura Ripamonti,i gestori di questo business clandestino avevano messo a disposizione dei fruitori dei loro servizi anche un servizio clienti attivo sulla base di uno scambio di messaggi che sarebbe stato possibile scambiare in totale anonimato. Resta ancora da chiarire, a questo punto – e infatti le indagini proseguono – da dove provenissero le fiale e se fossero effettivamente dosi di vaccino anti Covid i prodotti acquistati clandestinamente. E, ancora, due inquietanti interrogativi su tutti: chi si nasconde dietro le vetrine dei canali Telegram e nel sommerso del mercato nero che sguazza nel dark web?

 

 

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