Un’italiana alla guida di Reuters. Alessandra Galloni è la prima donna in 170 anni, plauso della Meloni

13 Apr 2021 17:49 - di Redazione
Galloni

Si chiama Alessandra Galloni ed è la prima italiana alla guida dell’agenzia di stampa britannica Reuters, tra le più prestigiose al mondo. La neo-direttore batte anche un altro record: è la prima donna a dirigere la testata dopo 170 anni di ininterrotto dominio maschile. Sostituirà, infatti, Stephen J. Adler che andrà in pensione questo mese dopo aver guidato la redazione negli ultimi dieci anni. Nata a Roma 47 anni fa, la Galloni parla quattro lingue e vanta una vasta esperienza nel giornalismo economico e in quello politico. È infatti approdata alla Reuters provenendo dal Wall Street Journal. Ha conseguito lauree presso la Harvard University e la London School of Economics.

La Galloni è nata a Roma 47 anni fa

«Per 170 anni, Reuters ha stabilito lo standard per l’informazione indipendente, affidabile e globale», ha detto la giornalista dopo l’annuncio della sua nomina, che entrerà in vigore il 19 aprile. «È un onore guidare una redazione di livello mondiale piena di giornalisti di talento, dedicati e stimolanti». La nomina della Galloni ha comprensibilmente suscitato reazioni assai positive in Italia, anche tra gli esponenti politici. «Congratulazioni e auguri di buon lavoro» le sono giunti, tra i primissimi, da Giorgia Meloni. La leader dei Fratelli d’Italia non ha mancato di sottolineare come sia «la prima donna e la prima italiana a dirigere la prestigiosa agenzia di stampa internazionale nei suoi 170 anni di storia».

I complimenti della Meloni

«È una bellissima notizia che saluto con entusiasmo», ha a sua volta dichiarato il sottosegretario forzista all’Editoria Giuseppe Moles. Sempre dalle schiere del governo, anche il ministro per il Sud e la Coesione sociale Mara Carfagna ha voluto far giungere il proprio plauso. «È sempre bello applaudire un’italiana che si fa strada nel mondo», ha scritto in un tweet. Stessa modalità ha scelto il leader del Pd Enrico Letta. «Non credo nessuna giornalista italiana (e nessun giornalista italiano) – vi si legge – abbia mai ricoperto una responsabilità simile in uno dei top media globali. Complimenti!».

 

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