Il Covid stronca l’ex sindaco di Taranto Rossana Di Bello. Travolta da uno scandalo giudiziario, fu assolta

10 Apr 2021 16:23 - di Carlo Marini
di bello, sindaco taranto

L’ex sindaco di Taranto, Rossana Di Bello, 64 anni, è morta di Covid. Era ricoverata nell’ospedale ‘Moscati’ del capoluogo jonico da alcuni giorni. “Una grande donna, una grande amica, un’ottima persona politica che tanto, purtroppo, ha sofferto ingiustamente per difendere i suoi ideali e il suo modo di concepire la città. È una perdita grave per la città di Taranto e per la Puglia intera che avrebbe ancora potuto affidarsi alle sue grandi capacità e al suo essere visionaria. È con grande affetto che sono vicina alla famiglia nel ricordo di una carissima amica”. Così l’ex sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone ha ricordato la collega, seconda donna nella storia della Puglia, dopo la Poli Bortone, a diventare sindaco.

Il cordoglio di Forza Italia

Di Bello, esponente di Forza Italia, fu eletta sindaco di Taranto nel 2000 e poi riconfermata nel 2005. Il secondo mandato fu interrotto prematuramente dalle dimissioni in seguito ad alcune vicende giudiziarie. Vicende che la costrinsero alle dimissioni. L’ex sindaco uscì assolta da tutte le accuse soltanto cinque anni dopo, nel 2011. Quando ormai la sua carriera politica era già bruciata.  Di Bello fu anche consigliere e assessore regionale. La Di Bello era stimatissima da Silvio Berlusconi e, se non fosse stato per l’inchiesta che l’aveva travolta, forse sarebbe potuta diventare anche ministro. 

“Con profondo e sincero dolore ho appreso della scomparsa di Rossana Di Bello. Da quando abbiamo saputo che stava combattendo con il Covid, abbiamo sperato fino all’ultimo che questo maledetto virus avesse la peggio. E invece no. Continua a vincere. Gli occhi e i racconti di Rossana tradivano un amore immenso per la sua città e da tanto, tanto, tanto amore era ricambiata”. Così il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci a proposito della morte dell’ex primo cittadino, Rossana Di Bello, esponente di Forza Italia, che è stata a capo dell’amministrazione comunale dal 2000 al 2006. “Alla figlia Claudia, al marito, alla sua famiglia, ai suoi amici, giunga il cordoglio dell’amministrazione comunale”, aggiunge il sindaco.

Chi era Rossana Di Bello, sindaco di Taranto per  due mandati

Figlia di un ufficiale dell’esercito di origini salentine, laureata in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Siena entra in politica da protagonista Nel 1993, dopo alcune esperienze nell’area socialista, quando fonda a Taranto il primo club pugliese di Forza Italia di cui nello stesso anno diventa presidente.

Nel 1995 viene eletta Consigliere regionale, ed in seguito nominata Assessore Regionale al Turismo e ai Beni Culturali, carica che mantiene fino al 1998, quando le viene assegnato l’Assessorato Regionale all’Industria, al Commercio e all’Artigianato.

Travolta da un’inchiesta giudiziaria, assolta perché il fatto non sussiste

Il 30 aprile 2000 viene eletta sindaco di Taranto con il 57,5% dei voti al turno di ballottaggio. Viene riconfermata il 3 aprile 2005, ottenendo il 57,8% dei suffragi al primo turno. Il 18 febbraio 2006, in seguito alla condanna in primo grado ad un anno e quattro mesi per abuso di ufficio e falso ideologico nell’ambito dell’inchiesta sull’affidamento della gestione dell’inceneritore cittadino si dimette dalla carica di sindaco. Verrà poi assolta in grado di appello da tutte le accuse l’1 marzo 2011 perché il fatto non sussiste.

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