Covid, ormai siamo oltre i 110mila morti. Rezza rassicura: «Il ritorno alla normalità è a portata»

2 Apr 2021 19:22 - di Federica Parbuoni
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Sono 21.932 i nuovi casi di Covid riscontrati nelle ultime 24 ore in Italia dopo aver analizzato 331.154 tamponi. L’indice di positività si attesta così intorno al 6,6%, rimanendo stabile rispetto a ieri. Calano invece i deceduti, che oggi sono stati 481, mentre ieri erano stati 501. Complessivamente, però, il dato di oggi sulle vittime porta a sfondare una nuova soglia (non solo) psicologica: il superamento dei 110mila morti per Covid dall’inizio della pandemia.

Superati i 110mila morti per Covid

Ad oggi, infatti, le vittime si attestano a 110.328. Insomma, per ora, il «ritorno alla normalità» sembra ancora piuttosto lontano. Eppure le autorità sanitarie continuano a ripetere che «può avvenire in tempi relativamente brevi». Purché, è ovvio, arrivino i vaccini.

Tornano a crescere i ricoveri in terapia intensiva

Ma i dati riservano anche un’altra doccia fredda. Dopo tre giorni in cui i ricoveri erano risultati in calo, oggi tornano a salire i posti letto occupati in terapia intensiva: sono 3.704, ovvero 23 in più di ieri, quando c’era stato un calo di 29 pazienti in rianimazione. Nei reparti, invece, il trend in diminuzione prosegue: oggi ci sono 245 pazienti in meno di ieri, per un totale di 28.704. I dimessi e i guariti sono stati 19.620, che portano il totale da inizio pandemia a 2.953.377. Raddoppia poi, rispetto a ieri, l’incremento degli attualmente positivi: ieri erano aumentati di 971 unità, oggi sono aumentati di 1.816. In totale sono 565.295.

Rezza: «Fra aprile e giugno aspettiamo milioni di dosi»

Nonostante questi numeri per il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza ha assicurato che «il ritorno alla normalità può avvenire in tempi relativamente brevi se aumentiamo il numero di vaccinazioni». «Negli ultimi giorni – ha sottolineato – c’è stata una forte accelerazione, abbiamo toccato le 250mila immunizzazioni al giorno». E ora si attende l’arrivo delle nuove dosi, senza le quali la campagna vaccinale è destinata ad arenarsi. Rezza ha sostenuto che «fra aprile e giugno sono previste milioni di dosi vaccino e un nuovo vaccino. E si stanno contrattando anche nuovi in fase 3 di studio. Contiamo – ha concluso Rezza – in una forte accelerazione della campagna a partire da aprile».

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