Borsa italiana ai francesi, Meloni: «Diventiamo facili prede. Draghi eserciti il golden power»

7 Apr 2021 9:27 - di Natalia Delfino
borsa italiana francesi

Una «parola chiara dal presidente Draghi», perché  l’operazione espone «ancora di più l’Italia a operazioni di tipo predatorio». Dalle colonne di Milano Finanza, Giorgia Meloni interviene sull’acquisizione di Borsa Italiana da parte dei francesi, attraverso il consorzio franco-olandese Euronext, in un contesto in cui «da anni la presenza francese nel tessuto produttivo italiano si è moltiplicata. Andando ad occupare ruoli di primo piano anche nelle aziende e nelle infrastrutture strategiche». La leader di FdI, che sulla vicenda ha anche presentato una mozione, chiede quindi al governo di «tutelare gli interessi italiani», esercitando una serie di prerogative. Tra le quali anche «un’applicazione tempestiva delle norme sul goldenpower».

Meloni: «Tutelare gli asset strategici»

«Dare il controllo di Piazza Affari ai francesi vuol dire esporre ancora di più l’Italia a operazioni di tipo predatorio», ha avvertito Meloni nel suo lungo intervento su Mf. «Esistono asset strategici che uno Stato come l’Italia ha il dovere di tenere ben stretti, perché fondamentali ai fini dell’esistenza stessa della nostra nazione. Tra questi – ha sottolineato la leader di FdI – c’è sicuramente Borsa Italiana spa, la società che si occupa della gestione del mercato azionario italiano. E che gestisce importanti dati sensibili sui titoli di Stato, le imprese quotate e migliaia di piccole e medie imprese italiane».

Borsa Italiana nelle mani dei francesi

Meloni ha ricordato quindi che Euronext, è una «società guidata da personalità legate a doppio filo con lo Stato francese». E che l’operazione è avvenuta «senza tenere in considerazione la presenza di altre offerte che avrebbero dato maggiori garanzie sia sugli investimenti che sulla governance. Senza che il governo Conte – ha sottolineato – abbia ritenuto utile valutare l’ipotesi di una cordata italiana e senza informare il Parlamento».

L’Italia esposta a «operazioni di tipo predatorio»

Per la presidente di FdI, che è intervenuta sulla vicenda già a ottobre, quando prese forma, per poi tornarci nel tempo, l’operazione Borsa-Euronext «è solo l’ultima di una lunga serie che vede società straniere, prevalentemente francesi, prendere il controllo di “siti sensibili” nazionali. E dare il controllo di Piazza Affari ai francesi vuol dire esporre ancora di più l’Italia a operazioni di tipo predatorio». Meloni quindi ha ricordato che «da anni la presenza francese nel tessuto produttivo italiano si è moltiplicata. Andando ad occupare ruoli di primo piano anche nelle aziende e nelle infrastrutture strategiche. Ed è noto l’attivismo transalpino sul settore dei servizi bancari e assicurativi italiani, a partire da alcuni importanti dossier aperti». Meloni, quindi, ha citato i casi di Creval, Mps, Mediobanca e Assicurazioni Generali.

La mozione di FdI: Draghi applichi il golden power

Per questo, ha chiarito la leader di FdI, «abbiamo presentato in Parlamento una mozione che approda oggi nell’Aula della Camera. La proposta, che mi vede come prima firmataria e che inizialmente era stata sottoscritta da tutto il centrodestra, chiede al governo di assumersi alcuni impegni precisi: la tutela dell’assetto strategico, dell’autonomia e della governance di Borsa Italiana spa, la difesa della stabilità finanziaria dell’Italia e dei nostri titoli pubblici e la sicurezza degli asset strategici, attraverso un’applicazione tempestiva delle norme sul golden power».

Aspettando un segno di discontinuità

«All’indomani della nascita del governo Draghi – ha quindi ricordato Meloni – Fratelli d’Italia ha chiesto al premier di intervenire con urgenza nell’organizzazione dei nostri servizi per creare una forte struttura di intelligence economica e difendere i nostri asset. Tema sul quale, negli ultimi anni, è totalmente mancata una adeguata attenzione da parte dell’Italia». Meloni e FdI si augurano quindi che «su questo tema il Parlamento italiano si dimostri unito. Bisogna tutelare gli interessi italiani e non possiamo consentire che l’Italia perda il controllo di infrastrutture e asset strategici. E ci auguriamo, su questo, di sentire una parola chiara dal presidente Draghi. È anche su questi temi – ha concluso la leader di FdI – che valuteremo la discontinuità di questo esecutivo rispetto a chi negli ultimi anni ha trasformato la nostra nazione in terra di conquista».

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