Zaia sui vaccini: «Noi messi alla gogna. Ma alla Campania nessuno ha niente da dire…»

29 Mar 2021 14:09 - di Fortunata Cerri
Zaia

«Siamo i primi in Italia per numero di vaccinazioni». Dalla sede della Protezione civile di Marghera (Venezia), il presidente della Regione Luca Zaia fa il punto sulla situazione della pandemia da coronavirus in Veneto e sulla campagna vaccinale. «Il virus c’è. Ci vuole prudenza e massima attinzione. Siamo sugli scudi…». L’emergenza «viene attutita grazie alla campagna vaccinale. Ringrazio tutto il personale della sanità e chi sta facendo i vaccini. Abbiamo 1.300 persone schierate tutti i giorni».

Zaia: il modello Treviso «è applicabile a qualsiasi target»

La conferenza stampa è avvenuta all’indomani del vaccino day di Treviso che ieri ha chiamato per sottoporli alla somministrazione  in un unico giorno tutti i nati del 1936. «Ieri è iniziata la campagna vaccinale a chiamata a Treviso che io ho voluto. Ho lanciato il cuore oltre l’ostacolo. Ieri è andata bene perché su 3.426 persone della classe 1936 sono state vaccinate il 79,5% e 768 accompagnatori, per lo più coniugi. Siamo riusciti a vaccinare molte famiglie». Così per Zaia non c’è dubbio che «il modello è applicabile e deve essere operativo come sistema alternativo qualora i sistemi informatici di prenotazione dovessero avere problemi».

Zaia:  «Se non ci arrivano i vaccini non vacciniamo»

E poi ancora: «Per vaccinare però ci vogliono i vaccini. Abbiamo la bella notizia che è stato sbloccato il lotto di Astrazeneca di Biella: sono 22mila dosi che ci permettono di fare i vaccini anche domani, ma poi non ne abbiamo più, se non arrivano le nuove forniture». Che secondo l’assessore alla salute Manuela Lanzarin «per domani è previsto l’arrivo di 83mila dosi Pfizer mentre per AstraZeneca si tratta di 100mila dosi per fine settimana».

Zaia: «Chiudere per metà mese gli over 80»

«Per metà mese vogliamo chiudere gli over 80. Su questo ritmo finiremmo in 136 giorni. Ma per gli over 60 significa un paio di mesi. Vogli vogliamo trovare una modalità banale e veloce per prenotare, addirittura senza nome e cognome. Il sistema entrerà a regime giovedì, ci sarà un sito unico linkato su tutte le pagine delle Ulss. Sarà possibile prenotare con degli sbarramenti in base ai vaccini disponibili: dobbiamo tararci sui vaccini che abbiamo». «A Roana vacciniamo tutti per l’altopiano di Asiago dal ’31 al ’37 in un unico giorno».

Il nuovo sito per la vaccinazione

Ecco come funziona il nuovo sito della Regione Veneto per i vaccini. Sarà online dal primo aprile. Si entra nel sito dalla pagina della propria Ulss inserisce il codice fiscale, poi si sceglie sede, giorno e ora per la convocazione. Va messo il numero di telefono e la e-mail così si può precompilare l’anamnesi e velocizzare le operazioni. Ci sarà un call centre dedicato per chi avesse difficoltà a completare la prenotazione online. Poi il governatore precisa: «Quando andrà a regime, anche l’accompagnatore dovrà registrarsi per vaccinarsi, per ora li accettiamo senza prenotazione. Ricordiamo che il vaccino non si sceglie, viene attribuito dopo l’anamnesi».

«Sui vaccini quello che fa la Campania lo devono poter fare tutte le Regioni»

«A Draghi porrò come Veneto la questione della possibilità di acquisto di vaccini da parte delle regioni. Io non ho nulla contro la Campania, ma trovo semplicemente strano che il Veneto che ha comunicato tutti i suoi contatti alle autorità si sia visto mettere alla gogna per 15 giorni. Mentre, qui la Campania ringrazia addirittura l’ambasciatore russo e nessuno ha niente da dire. Quindi, se lo fa la Campania lo facciamo tutti». Zaia è tornato oggi sulla questione dell’acquisto in autonomia da parte delle regioni dei vaccini. Da parte del governatore del veneto non è mancata una nota polemica: «Se oggi avessi avuto quei 27milioni di vaccini che ci avevano proposto – e ricordo che sarebbero stati pagati alla consegna della merce, validata – adesso avrei meno problemi…».

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