Ue: Fitto e Legutko a Orban: “Ecr è la vera dimora dei valori conservatori”
“Il gruppo Ecr è la vera casa dei valori conservatori e dell’eurorealismo. È stato creato come una forza in grado di riformare l’Unione europea e per migliorare il suo funzionamento; non per separare i popoli europei l’uno dall’altro, ma per costruire ponti, unendoli accettando e rispettando le loro peculiarità”. Lo affermano in una nota congiunta i co-presidenti del gruppo dei Conservatori e Riformisti (Ecr) al Parlamento europeo Ryszard Legutko e Raffaele Fitto.
Fitto e Legutko a Orban: Ecr la vera casa dei conservatori
Nell’esprimere la propria solidarietà ai deputati ungheresi che hanno perso la loro collocazione politica nel Partito Popolare Europeo questa settimana, i due co-presidenti hanno aggiunto: “I nostri valori difendono la famiglia come fondamento della società; l’integrità sovrana dello stato nazionale, l’opposizione al federalismo europeo e un rinnovato rispetto per la vera sussidiarietà. Così come la libertà dell’individuo e una maggiore responsabilità democratica – proseguono i due co-presidenti -. Vogliamo anche un’immigrazione efficacemente controllata e porre fine all’abuso delle procedure d’asilo”. “Siamo sempre stati aperti a coloro che condividono i nostri valori e che considerano il gruppo Ecr come una possibile dimora politica”.
Comune visione del mondo
Lo affermano rivolgendosi ad Orban in modo particolare. Secondo i co-presidenti dell’Ecr, Legutko e Fitto, il “Ppe si era già avvicinato sempre di più alla sinistra negli ultimi anni e ora ha completamente cessato di essere una forza cristiano-democratica”, conclude la nota del gruppo. Questa comunità d’intenti con Ecr lascerebbe pensare che Orban sia pronto a raggiungere i conservatori presieduti dalla Meloni molto presto. Fidesz ( il partito ungherese ) potrebbe chiedere di entrare a far parte del Gruppo dei conservatori e riformisti europei (Ecr). Il 25 febbraio Viktor Orban ha scritto una lettera a Giorgia Meloni, rinnovando a lei e a FdI il sostegno e la volontà di collaborazione di Fidesz – Alleanza Civica Ungherese, il partito di cui Orban è presidente.
«Onorevole Presidente – scrive Orban alla leader di FdI – vorrei cogliere l’occasione in questo periodo difficile per ribadire la nostra disponibilità a cooperare con Lei e il Suo partito. Dopo aver passato sedici anni all’opposizione, ho imparato che la vittoria non è mai definitiva e la sconfitta non è mai fatale». Per Orban «conta una cosa sola: se siamo pronti a continuare la lotta». Un percorso in cui «servono compagni di battaglia affidabili che abbiano una visione comune del mondo».