Tamponi e quarantena al rientro dai viaggi all’estero: il ministero della Salute mette una pezza

30 Mar 2021 13:10 - di Alessandra Danieli

Pasqua blindata in Italia e viaggi all’estero consentiti. Un paradosso tutto italiano che ha scatenato un putiferio sui social. E la protesta dei ristoratori e gli albergatori italiani. Costretti a restare chiusi sia al turismo interno che a quello esterno da ormai più di un anno. Mentre i ‘colleghi’ europei possono accogliere e beneficiare dell’arrivo dei turisti italiani.

Viaggi all’estero, la “pezza” di Speranza

Dal ministero della Salute provano a mettere una pezza. Forse per ‘scoraggiare’ le partenze pasquali. Ma l’assurdità resta.  È in arrivo l’ordinanza per regolamentare la materia. Che dispone le regole fondamentali per potersi spostare in sicurezza. Ci sarà l’obbligo di tampone prima della partenza, per arrivi e rientri dai Paesi dell’Unione europea. Ma, qui la novità, si introduce la quarantena di 5 giorni al rientro in Italia anche dai paesi della Ue. E un nuovo tampone al termine dei 5 giorni di quarantena. Confermata la quarantena già esistente per gli spostamenti in tutti i Paesi extra Ue.

Tampone e quarantena per chi torna dall’estero

Il ministro Speranza si trova tra l’incudine e il martello. Da una parte l’incomprensibile via libera del Viminale ai viaggi all’estero per turismo e dall’altra la rivolta di Federalberghi. Mentre l’Italia è blindata in casa, con l’impossibilità di spostarsi da regione a regione, il ministero dell’Interno ha confermato che è possibile andare all’estero per turismo. Si potrà quindi raggiungere l’aeroporto anche se si trova in una regione arancione o rossa. “Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi. A causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra”, protestano gli albergatori. “Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia“.

Di Maio: sconsigliamo di partire, siamo in una fase difficile

Il ministro degli Esteri Di Maio al Tg2 Post risponde alle polemiche frenando l’entusiasmo dei viaggiatori. “Quello che noi abbiamo chiesto è rimanere a casa e non spostarsi. Chi va all’estero e rientra deve fare un tampone all’andata e al ritorno, rientra nelle regole della mobilità europea. Ma non stiamo assolutamente consigliando ai cittadini di andare all’estero. Anzi sconsigliamo di spostarsi perché siamo in una fase difficile

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