Sport, Fesica Confsal. “Gli operatori sono al collasso. Se non si riapre, subito indennizzi”

11 Mar 2021 20:46 - di Redazione

“Non ci grosse speranze per il comparto dello sport se non si trovano soluzioni di buon senso”. La denuncia del ‘galleggiamento’ del governo Draghi sulla materia arriva dal sindacato Fesica Confsal. Il segretario generale Bruno Mariani accende i riflettori su un settore in ginocchio. A dir poco vessato dal governo Conte e ignorato dalla maggioranza che sostiene l’attuale esecutivo. Come dimostra la bocciatura di un emendamento di Fratelli d’Italia. Che chiedeva la possibilità di riaprire, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, le strutture sportive nelle zone gialle.

Sport, Fesica Confsal: servono soluzioni di buon senso

“Palestre, centri sportivi, scuole di danza sono al disastro. E probabilmente ancora una volta le logiche di partito – spiega Mariani – hanno prevalso sulle reali esigenze dei lavoratori. Che chiedono semplicemente aiuto. In queste ore si stanno svolgendo manifestazioni, anche di Asi, che condividiamo. Per sensibilizzare le istituzioni sulle problematiche che stanno mettendo a dura prova il mondo dello sport. Che ben conosciamo -aggiunge – perché firmatari del contratto collettivo nazionale del lavoro”.

Senza riaperture, subito indennizzi

Anche il nostro sindacato si fa portatore di queste esigenze – puntualizza il segretario generale della Fesica Confsal. Che mette in guardia dalle conseguenze disastrose in caso di mancato intervento. “Se da qui a qualche tempo neanche in zona gialla rispettando i protocolli di sicurezza sarà possibile riaprire, sarà che il governo preveda misure di sostegno per i titolari. E l’estensione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori. Se si continuerà sulla linea di privazioni pur rispettando i protocolli anti-covid, non appena la pandemia sarà debellata molte saracinesche resteranno comunque chiuse”.

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