“Senza la regola dei 2 mandati prendiamo il 5%”. Big M5s spalle al muro: Grillo ordina e Conte tace

29 Mar 2021 18:04 - di Bianca Conte
diktat Grillo e Conte

Grillo tombale rinnova il diktat: «Senza la regola dei 2 mandati prendiamo il 5%». Big M5s spalle al muro: il fondatore ordina e Conte tace. Dunque il garante a 5s si mette a muso duro. E l’ex premier, al momento, si limita al silenzio. Dialogo serrato dai vertici pentastellati, dopo che il padre nobile dei movimentisti ha blindato la discussione sul limite dei due mandati. «Se si deroga a quel limite – ha sentenziato l’ex comico in prestito alla politica – il M5S raggranellerà il 5%». E se il diktat non bastasse, Grillo aggiunge anche: «E chi oggi chiede che si bypassi la regola, risalente alle origini del Movimento, resterà comunque fuori dal Parlamento».

M5s, Grillo categorico insiste sul diktat dei 2 mandati. E Conte tace

Decisioni calate dall’alto, dunque, su cui il numero uno dei grillini non ammette discussioni. Eccezioni o deroghe. E su cui torna a sventolare lo spettro dell’ostracizzazione. O accettate o sarete banditi: questo il senso del ragionamento che Beppe Grillo, a quanto apprende l’Adnkronos, ha condiviso con chi gli è più vicino. Non nascondendo le preoccupazioni per il terremoto che la sua posizione – comunicata all’assemblea dei parlamentari a 5 Stelle – ha provocato al Movimento. Con i big che, dopo aver indirizzato a Conte l’ultimatum dei giorni scorsi: «Se blindi i 2 mandati il partito te lo fai da solo». Ora smorzano i toni, ma tornano a chiedere che sia l’ex premier a risolvere la vexata quaestio.

Grillo: «Chi chiede che si bypassi la regola resterà fuori dal parlamento»

Un dissidio interno sanguinoso, su cui cala nuovamente il diktat di Grillo, amplificato dal silenzio di Conte. Già, perché se Grillo parla e apre il fronte di guerra che scaraventa Conte nel Vietnam di un conflitto intestino, il comandante in capo, in avanscoperta, tace. E oppone il riserbo più assordante alla rabbia esplosa nelle chat dei parlamentari grillini. Bocche cucite insomma: nessuna indicazione e nessun commento dagli ambienti vicini all’ex premier su quel che Conte intenda fare. Mentre big e truppe grilline attendono risposte alle loro rumorose rivendicazioni. Un silenzio che stride con il dissenso fragoroso esploso in seno al Movimento che, per ora, vede contrapposti due schieramenti in aperto conflitto.

M5s, Grillo rinnova il diktat, Conte resta in silenzio dopo l’ultimatum dei big

Da un lato Grillo, la cui posizione – riportata da chi più gli è vicino – sul limite al doppio mandato, si fa sempre più granitica ogni ora che passa. Estrinsecata con un no categorico e tombale a qualunque deroga. Dall’altro i parlamentari dissidenti che, secondo quanto apprende l’Adnkronos, nei giorni scorsi avrebbero sottoposto al fondatore del M5s la proposta per una piattaforma alternativa a Rousseau, che diventerebbe “patrimonio” del Movimento. Ma anche su questo fronte ogni decisione appare prematura: prima, viene spiegato, va risolto il rapporto con Rousseau. Un altro dossier caldo sulla scrivania di Conte. Leader in pectore che, al momento, non si pronuncia...

 

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