Scanzi amaro: «A sinistra ha stravinto Renzi, il Pd non vede l’ora di riprenderselo» (video)
I giornalisti del “Fatto Quotidiano“, orfani di Giuseppe Conte, vivono con amarezza anche l’addio al Pd di Nicola Zingaretti, soprattutto perché questo dimostra che il loro avversario e nemico principale, Matteo Renzi, ci aveva visto giusto prevedendo un’implosione della sgangherata armata Brancaleone giallorossa.
Scanzi ammette la sconfitta contro Renzi
Ieri sera, ospite di una turbatissima Lilli Gruber, spiazzata dalle dimissioni di Zingaretti e da quel riferimento alle poltrone che lei tanto odia, Andrea Scanzi ha sottolineato come nel centrosinistra in tanti si pentiranno del governo Draghi: “Renzi al momento ha vinto, tanti dirigenti Pd lo rivorrebbero. Scellerato fare una crisi in piena pandemia, ma ha raggiunto i suoi obiettivi, devo ammetterlo, ha fatto fuori prima Conte poi Zingaretti, a sinistra ha vinto lui…”.
Conte e la solidarietà a Zingaretti
Ieri sera, intanto, proprio il pupillo di Travaglio e Scanzi, si è manifestato con Zingaretti manifestandogli sostegno e solidarietà in una telefonata. Nel corso della conversazione l’ex presidente del Consiglio – al lavoro per assumere la guida del M5S – ha rimarcato il sostegno e la stima nei confronti dell’esponente dem, ribadendo come, nel tempo e soprattutto in questo ultimo anno alle prese con la lotta alla pandemia, abbia imparato ad apprezzarne le qualità umane e la lealtà. “Le dimissioni di Nicola Zingaretti non mi lasciano indifferente. Seguo con rispetto e non intendo commentare le dinamiche di vita interna del Partito Democratico. Ma rimango dispiaciuto per questa decisione, evidentemente sofferta” ha scritto Conte su Facebook.
“Non avevo avuto occasione, prima della formazione del governo precedente, di conoscerlo. Successivamente, ho avuto la possibilità di confrontarmi con lui molto spesso, in particolare dopo lo scoppio della pandemia. Ho così conosciuto e apprezzato un leader solido e leale, che è riuscito a condividere, anche nei passaggi più critici, la visione del bene superiore della collettività”, ha concluso.