Mille querce delle foreste di Francia per ricostruire la guglia e la cattedrale di Notre Dame

9 Mar 2021 13:04 - di Vittoria Belmonte
Notre Dame

Le autorità francesi hanno scelto le querce che serviranno a ricostruire la guglia della cattedrale di Notre Dame a Parigi, distrutta nell’incendio dell’aprile 2019. Si tratta di otto querce con tronchi di almeno un metro di diametro provenienti dalla foresta di Bercé, nella regione della Loira. La loro conformazione è stata ritenuta adatta per ripristinare l’ossatura della guglia, costruita originariamente con legno massiccio di quercia. Per il restauro della cattedrale gotica, serviranno un migliaio di querce, provenienti dalle foreste di tutta la Francia.

Notre Dame e il rogo, l’ondata di commozione

L’ondata di commozione che accolse in tutto il mondo, e in Europa in particolare, il rogo di Notre Dame a Parigi, è la riprova che quei simboli, le cattedrali, sono radicate nel nostro immaginario di europei disillusi e disincantati.

Notre Dame è lo specchio della storia d’Europa, non un “monumento qualunque”. Carica di segni e di storia, a cominciare dal luogo in cui fu edificata, dove sorgeva un tempio di origine druidica consacrato a Iside. La prima pietra del cantiere fu posta nel 1163, alla presenza di Papa Alessandro III.

Lo scempio compiuto dalla Rivoluzione francese

I lavori si conclusero nel 1351. Subì ammodernamenti barocchi nel XVII secolo. I danni maggiori li apportò la Rivoluzione, che fece scempio degli oggetti in bronzo e di ori e argenti e opere d’arte.

Artefice della rinascita della cattedrale fu Victor Hugo. Con il suo romanzo storico Notre Dame de Paris (1830), di cui quella “vasta sinfonia di pietra” era protagonista indiscussa. Il successo del libro “si tradusse immediatamente in una passione travolgente per quell’immensa cattedrale troppo a lungo considerata come un ingombrante residuo di una vecchia superstizione”.

Il restauro dell’Ottocento e la progettazione della Flèche

Passione che condusse a un lungo restauro grazie al quale Notre Dame si popolò nuovamente di garguglie, chimere, meduse. Creature fantastiche tra le quali spicca lo Strige, immortalato da Charles Meryon in una incisione popolarissima in cui l’uccello malefico sovrasta Parigi dall’alto. Restauro cui si deve la guglia neogotica progettata da Viollet-Le-Duc, la flèche, che si schiantò nel rogo dell’aprile dello scorso anno accompagnato dal grido di dolore degli inermi spettatori della rovina.

La cattedrale e il culto di Maria

La cattedrale esalta anche la centralità di Maria e l’iconologia mariana che proprio a partire dal XII secolo si diffonde nell’intera Europa. Maria signora e regina il cui culto si estende a tutto il popolo cristiano grazie agli Exempla di Cesario di Heisterbach e al poema Miracles de la Vierge di Gualtiero di Coincy. E Franco Cardini fa notare, nel libro dedicato alla cattedrale, che la corona di stelle di Maria Vergine e l’azzurro del suo manto protettore si ritrovano anche nella bandiera dell’Europa.

 

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