«Meritate il dolore più grande…». Ecco il docufilm sull’attacco allo scuolabus di Ousseynou Sy (video)
«Vi prego correte, questo non è un film...». La straziante supplica di soccorso arriva dalla voce tremolante di un bambino terrorizzato, sequestrato assieme ai suoi cinquanta compagni, a due insegnanti e a una collaboratrice scolastica di una scuola media di Crema dall’autista del loro scuolabus, Ousseynou Sy. L’uomo di origini senegalesi che voleva fare una strage di bambini italiani, condannato a 24 anni per sequestro con finalità di terrorismo.
Sabato la prima tv della docufiction
A due anni dal sequestro che ha tenuto il Paese con il fiato sospeso, sabato 13 marzo alle ore 21:25, arriva in prima tv assoluta sul Nove “OSTAGGI – ATTACCO ALLO SCUOLABUS”. Docufilm disponibile anche su discovery+ nello speciale del ciclo Nove racconta prodotto da Stand By Me per Discovery Italia, dedicato alla tragedia sfiorata il 20 marzo 2019. Le agghiaccianti testimonianze di nove bambini sequestrati, dei Carabinieri intervenuti per liberarli e del magistrato della Pubblica Accusa il dottor Poniz si alternano alla ricostruzione dell’intero inseguimento e a contenuti esclusivi. Tra questi, le registrazioni delle conversazioni avvenute durante le operazioni di salvataggio. Nonché il video integrale pubblicato da Sy nei giorni precedenti al suo folle gesto.
Chi è Ousseynou Sy
«Oggi da qui nessuno uscirà vivo», annuncia Ousseynou Sy armato di coltello da cucina e pistola. L’uomo lega le vittime con fascette da elettricista, si fa consegnare i loro telefoni e cosparge il veicolo delle linee Autoguidovie con due taniche di gasolio.
Conduce lo scuolabus e i bimbi in ostaggio verso l’aeroporto di Linate. Ha premeditato di appiccare il fuoco e farlo esplodere con tutti i piccoli a bordo. Lo straordinario coraggio di due bambini imprime una svolta alla vicenda. Nascondono i propri cellulari, con i quali riescono a contattare i carabinieri e a chiedere soccorso. Comincia l’inseguimento delle pattuglie allo scuolabus lungo la Paullese, trafficata strada statale dell’hinterland milanese, tra tentati speronamenti e grande tensione, col delicato dovere di provare a riportare tra le braccia dei famigliari la scolaresca sequestrata dall’autista. Non è un film, ma stavolta il lieto fine arriva come nel più classico dei film d’azione. Un episodio di cronaca drammatico e allarmante. Il docufilm ricostruisce sapientemente la vicenda lasciando ampi spazi di riflessione.