Istruzione, il futuro passa per la fibra ottica. Open Fiber ha portato la banda ultralarga in circa 4900 scuole

3 Mar 2021 12:08 - di Redazione

È passato un anno dal 5 marzo 2020, data del primo lockdown nazionale a seguito dell’epidemia da Covid-19. Già dal mese di febbraio alcuni comuni, soprattutto del Nord Italia, erano stati costretti ad una chiusura parziale delle attività e alla limitazione degli spostamenti. Con il dilagare dell’epidemia e con il protrarsi dei periodi di chiusura, il governo ha messo in campo soluzioni per supportare le fasce di popolazione più deboli e garantire i diritti dei cittadini in quello che molti hanno definito il new normal. Una nuova normalità che ha dovuto fare i conti spesso con l’impossibilità di recarsi fisicamente nei posti di lavoro, nelle scuole o nei luoghi di aggregazione, per questa ragione si è spostata la gran parte delle attività dalla modalità in presenza a quella online che, per quanto riguarda l’istruzione, si è tradotta in un ricorso massiccio alla didattica a distanza (DAD).

Come è noto, tuttavia, la rete internet del nostro Paese non sempre si è rivelata all’altezza di supportare l’incremento di traffico dovuto al massivo utilizzo di internet. Per questo numerose scuole hanno deciso di passare alla connessione con banda ultralarga (BUL) integralmente in fibra ottica, tecnologia che, al contrario della più obsoleta e meno performate infrastruttura che impiega sia rame che fibra, garantisce prestazioni e stabilità senza eguali.

 

Come raccontato da Irene Frida Vizzarri dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Palena-Torricella Peligna, che ha attivato il servizio in fibra ottica sulla rete Open Fiber, i cui 17 plessi sono dislocati su 9 piccoli comuni in un’area interna della provincia di Chieti: “Mai come in questo momento è importante poter far affidamento su collegamenti informatici veloci, costanti e potenti, un accesso alla rete rapido e senza interruzioni. Hanno potuto beneficiare delle performance alte e della stabilità di connessione, sia in presenza che in didattica a distanza, gli insegnanti e gli studenti della Scuola Secondaria di I grado di Palena, momentaneamente situata a Lettopalena, un piccolo Comune dell’area interna abruzzese del Basso Sangro-Trigno. È stato il Sindaco di Lettopalena, la dottoressa Carolina De Vitis, con la sua Amministrazione, a dotare il plesso della tanto attesa fibra ottica. La banda larga – racconta la Dirigente – permette alla scuola di sfruttare le potenzialità della rete condivisa tra più postazioni contemporaneamente e di valorizzare pienamente, a fini didattici e in un’ottica innovativa, la dotazione tecnologica e le competenze digitali acquisite negli anni. È un inizio, con la certezza che la fibra presto diventerà una realtà anche sugli altri plessi nei quali, da anni, esiste un importante lavoro di squadra tra scuola e amministrazioni comunali da sempre attente e disponibili a condividere le finalità educative del nostro Istituto al fine di co-progettare e garantire una offerta formativa di qualità agli studenti che vivono i disagi dell’area interna e rappresentano il domani di questo territorio a rischio di spopolamento”.

L’impegno dell’amministrazione comunale in sinergia con la scuola ha permesso a tutti gli studenti di seguire le lezioni dotandoli anche dei device ove necessario: “I docenti hanno messo in campo le competenze acquisite negli anni per garantire ai nostri studenti il diritto allo studio. Sono state fondamentali le figure dell’animatore e del team digitale, oltre alla dotazione tecnologica già a disposizione, acquistata soprattutto grazie alle risorse finanziarie del progetto Strategia Nazionale Aree Interne.

Tra le attività che è stato possibile remotizzare grazie alla rete in fibra ottica di Open Fiber c’è ovviamente la DAD, ma anche come sottolinea la Vizzarri “le riunioni collegiali in remoto, per condividere con i genitori e le famiglie i percorsi scolastici a distanza. La banda larga favorisce un apprendimento oltre l’aula e cambia la scuola, innovandola.  Il nostro Istituto per la prima volta ha rinnovato il Consiglio di Istituto con elezioni a distanza, ha svolto i colloqui periodici con i genitori in videoconferenza e ha realizzato on line le attività di orientamento per le classi terminali e gli open day”.

 

Se una connessione in fibra ottica è necessaria nei piccoli comuni per garantire a tutti la continuità nello svolgimento di attività essenziali, lo è anche nelle città, come rilevato dal coordinatore didattico, Giovanni Severini dell’Istituto Paritario di Macerata Ireneo Aleandri anch’esso raggiunto dalla rete Open Fiber: “Abbiamo dovuto ripensare alla didattica – spiega -. A febbraio dell’anno scorso ci siamo posti il problema di come affrontare questa nuova sfida. La didattica a distanza è stata per noi, come per tutte le altre scuole, una sperimentazione anche se già avevamo nei nostri piani di inserire contenuti didattici fruibili a distanza. Siamo una scuola paritaria e offriamo numerosi servizi, in stile college,  agli studenti che possono usufruire di dormitori e mensa, da qui la necessità di disporre di connessioni ad internet a banda ultralarga anche a supporto dei giovani che vivono all’interno del campus”.

Anche a Macerata quindi si è riscontrata la necessità di innovare e implementare una connessione adatta a garantire lo svolgimento delle lezioni. “Abbiamo ritenuto – continua Severini – che la fibra ottica fosse una delle condizioni necessarie per continuare ad assicurare il diritto allo studio, per noi avere una connessione veloce e stabile è fattore cruciale, un bene di prima necessità in grado di supportare tutto l’aspetto tecnologico delle nostre attività. Ora come ora grazie alla fibra ottica non abbiamo alcun rallentamento o interruzione di servizio e questo ci permette, non solo di garantire la DAD, ma ci ha facilitato anche nella gestione amministrativa dell’istituto, siamo più rapidi a rispondere alle necessità di studenti e genitori. Gli studenti sono soddisfatti e, dal momento che non ci sono più interruzioni o rallentamenti nel servizio internet, possiamo garantire un’esperienza fluida e stabile durante le lezioni”.

 

La necessità di una rete in fibra ottica come quella che sta realizzando Open Fiber su tutto il territorio italiano è sottolineata anche da Gaetano Flaviano, dirigente scolastico dell’Istituto tecnico e professionale Fermi / Da Vinci di Empoli: “Senza la fibra non avremmo potuto fare fronte all’emergenza che ci siamo trovati davanti. Oggi abbiamo 65 classi divise in 2 plessi: la didattica si svolge con il 50% degli studenti in classe e l’altro 50% a casa in DAD. Grazie alla banda ultralarga gli insegnati possono fare lezione ai ragazzi che sono in presenza e contemporaneamente essere seguiti dai ragazzi che sono a casa in DAD. Con una connessione a 20 mega questo non sarebbe stato possibile”. Inoltre, continua Flaviano, “per permettere a tutti un’esperienza completa abbiamo anche acquistato dei microfoni ambientali in modo che chi si trova a casa possa seguire le lezioni sentendo anche le spiegazioni, le domande dei compagni che si trovano in classe, permettendo allo stesso tempo al docente di eseguire una normale lezione senza essere costretto sulla sedia davanti al PC”.

 

Esperienze concrete che dimostrano come una infrastruttura ultraveloce in fibra ottica sia diventato un bene necessario per garantire a tutti il diritto allo studio, per questa ragione sono spesso le amministrazioni locali a chiedere interventi rapidi di cablaggio alle aziende. Caso eclatante quello di Lecce in cui Open Fiber sotto la spinta e grazie alla collaborazione del comune è riuscita a cablare 12 scuole in 5 giorni nel territorio comunale.

In totale la rete Open Fiber ha raggiunto circa 4.900 edifici scolastici su tutto il territorio nazionale.

 

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