Imprese, Pietro Fiocchi: «Penalizzate da troppa burocrazia, il Codice degli appalti va semplificato»
Rivedere il codice degli appalti in vigore in Italia, semplificandolo in linea con le procedure europee. È una delle urgenze messe in evidenza dall’eurodeputato di FdI-Ecr, Pietro Fiocchi nel corso della plenaria del Parlamento Ue a Bruxelles. Una priorità che l’esponente di FdI ha indicato al Commissario italiano, Paolo Gentiloni, sollecitando anche un suo intervento presso il governo italiano.
Meno burocrazia per essere più competitivi
«Essere competitivi in tempi di Covid significa accettare una nuova sfida in cui creare efficienza e competitività. Vi sono due punti fondamentali da raggiungere assolutamente se vogliamo avere successo negli investimenti», ha sottolineato Pietro Fiocchi. Il primo è «la rapidità di esecuzione, per cui prima investiamo e prima l’economia riparte. Questo – ha chiarito l’eurodeputato – vuol dire anche semplificare e sburocratizzare con un occhio di riguardo soprattutto alle microimprese».
Fiocchi a Gentiloni: «Semplificare codice degli appalti»
L’altra priorità «è la qualità dei progetti, dove la digitalizzazione – ha chiarito Fiocchi – sarà fondamentale a condizione però che vi sia un cambiamento di metodi e di tempi, di procedure e di processi». Concludendo il suo intervento, poi, Fiocchi ha posto l’accento sul fatto che alcuni Paesi sono inefficienti nell’utilizzare i fondi europei, fra questi l’Italia. Motivo per il quale, rivolgendosi al Commissario Ue all’Economia Gentiloni, Fiocchi gli ha chiesto se non pensasse di consigliare al presidente del Consiglio Draghi di rivedere il Codice degli appalti, allineandolo con le più semplici procedure europee.