Il “mite” Letta si vendica: «I renziani? Categoria del passato». Poi va sul sicuro e attacca Salvini
“Renzi non è nel Pd, quindi non ha peso nel Pd. I renziani? Io ho parlato con tante persone che sono democratiche. Queste sono categorie del passato”. Enrico Letta non usa i guanti di velluto. Ha appeno vestito i panni del salvatore della sinistra e già si mostra smanioso di rivincite. O vendette. Anche personali. A cominciare dall’ex segretario rottamatore. Che lo scansò da Palazzo Chigi senza tanti complimenti. Con la stessa disinvoltura con cui ha dato vita a Italia Viva. E ha mandato ko il governo Conte. Il mite Letta non ha dimenticato. “Enrico, stai sereno” prima del killeraggio ancora brucia al neosegretario dem. Che archivia i renziani come roba vecchia. Nella sua rivoluzione anti-correntizia (a parole) non c’è posto per loro.
Letta va giù duro contro i renziani: roba vecchia
Il buon Matteo, a sua volta, è talmente fuori dal Pd che ignora per 24 ore l’elezione del nuovo segretario. Gli fa gli auguri con un giorno di ritardo. Senza rinunciare a una frecciatina. “Vediamo se dalle parole si passerà ai fatti. Le narrazioni sono sempre bellissime, poi ciò che conta è la realtà. Non resta che attendere”.
“Son qui per preparare la vittoria del 2023”
E Letta sogna praterie sconfinate da conquistare. “Io sono qui per preparare il dopo”, dice alla stampa estera. “Non sono un commissario del Pd per renderlo con la testa chinata nei confronti del governo, no. Sono qui perché ritengo che il nostro partito sia a casa sua con il governo Draghi”. Parole indirizzate al convitato di pietra Zingaretti. Garante e cerniera tra il Nazareno e i 5Stelle nella compagina sgangherata che sostiene il governissimo dell’ex numero uno della Bce. Ma è roba vecchia. Letta esibisce un nuovo passo. “Sono qui per preparare l’alleanza del centrosinistra guidata dal Pd che vincerà le elezioni del 2023”.
“Invidio Salvini che ha un’idea su tutto”
Poi, per risollevare i sondaggi non proprio entusiasmanti della stagione Zingaretti, gioca la carta sicura dell’attacco all’avversario. Nel mirino Matteo Salvini. Della Lega, mette in guardia il ‘mite’ Letta, non c’è da fidarsi. A partire dalle prese di posizioni sui vaccini.
“Invidio Salvini che ha una idea su tutto. E dice la sua su tutto modello Ct della Nazionale di calcio. Una politica fatta così ha fatto molti danni“. E ancora: “Il ragionamento di Salvini è tipico italiano. Non è così. La scienza deve essere messa al centro. Io non ho una idea su questo, non sono io a doverla avere, mi fido di chi ha competenza”, dice riferendosi al vaccino Sputnik. Di cui il leader leghista è un grande sponsor. Ironia anche sul cambio di passo in materia di Europa. ” “Ho visto Salvini fare la virata” sull’Ue. Ed essere ora tranquillamente su quelle posizioni. È come se il Papa avesse detto ‘cari fedeli devo dirvi una cosa importante, ma nemmeno tanto: abbiamo scoperto che Dio non esiste ma continuate ad andare a messa’. Salvini la stessa cosa, ‘abbiamo scoperto che l’Europa non è la causa di tutti i danni ma andiamo avanti’“.