Sette casi di trombosi cerebrale dopo AstraZeneca. Per questo la Germania ha sospeso il vaccino
Ben sette casi di trombosi cerebrale ad altrettanti cittadini tedeschi appena vaccinati con AstraZeneca. È questo il motivo alla base delle autorità di Berlino di sospendere in via precauzionale la somministrazione del siero prodotto dall’Università di Oxford. Il ministro della Sanità Jens Spahn ha usato toni assolutamente non allarmistici. E ha tenuto comunque a precisare che tutto questo «accade molto raramente». «Fino a questo momento – ha affermato -, ci sono sette casi su 1,6 milioni di vaccinazioni in Germania. Si tratta di un rischio molto basso, ma se c’è un legame con il vaccino risulterebbe superiore alla media».
Il ministro Spahn: «Troppi i casi se legati al siero»
In queste ultime parole di Spahn si riconosce pressoché pienamente L’Ema, che già in mattinata aveva difeso AstraZeneca. «Coaguli di sangue, alcuni con caratteristiche insolite come un basso numero di piastrine, si sono verificati in un numero molto limitato di persone vaccinate», scrive l’Agenzia europea del farmaco. L’Ema sta concentrando le sue analisi su una serie di eventi segnalati dopo l’iniezione scudo. «Molte migliaia di persone – puntualizza l’Agenzia europea – sviluppano coaguli di sangue ogni anno nell’Ue per diversi motivi. Il numero di eventi tromboembolici complessivi nelle persone vaccinate non sembra essere superiore a quello osservato nella popolazione generale».
L’Ema: «Su AstraZeneca stiamo approfondendo»
In ogni caso, l’Ema assicura che «continuerà a comunicare ulteriormente se opportuno» sulla vicenda. Nel frattempo, prosegue la nota, «chiunque abbia ricevuto il vaccino e abbia dubbi, deve contattare un operatore sanitario appropriato». Per l’Agenzia è importante che le persone comunichino all’autorità nazionale di regolamentazione dei medicinali i propri sintomi. Deve farlo chiunque sospetti di avere un effetto collaterale dopo la vaccinazione». Chi, al contrario, non ha dubbi sulla validità e l’efficacia di AstraZeneca è la Gran Bretagna. Secondo la Mhra, massima autorità sanitaria del Regno Unito, non vi è alcuna ragione di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca.