Deidda (FdI): “Sono in quarantena per un positivo al Covid sullo stesso volo. I controlli vanno fatti prima”
Si può finire in quarantena perché uno dei viaggiatori sullo stesso aereo è risultato positivo? Sì. Lo denuncia, per esperienza diretta, Salvatore Sasso Deidda, deputato di Fratelli d’Italia.
Il positivo sul volo dalla Capitale alla Sardegna
Il parlamentare sardo ha raccontato la sua assurda esperienza in un lungo post su Facebook. “Ogni volta che ritorno da Roma – scrive Sasso Deidda – quindi ogni settimana e prima di prendere l’aereo, la mattina del volo, mi faccio un tampone rapido perché ho sempre temuto di far passare agli altri quello che oggi sta capitando a me e ad altri passeggeri dell’aereo. Ricevere la chiamata o sapere che sono un contatto stretto di un passeggero, che ha preso il mio stesso volo, risultato positivo. Cosa vuol dire contatto stretto? Se sei seduto due file indietro, avanti o in qualunque direzione sei un contatto stretto. Lunedì sarò sottoposto a tampone ma in qualunque caso devo restare 14 giorni in quarantena. Come me, altre non so quante persone perché negli Aerei si vola a pieno carico”.
Deidda: “I controlli bisogna farli prima di partire”
“Da un anno – prosegue il deputato di FdI – sto chiedendo in Parlamento che in un aereo ci dovrebbe salire solo chi ha un certificato di negatività. Ecco perché sto chiedendo da un anno che i controlli bisogna farli prima di partire. Farli all’arrivo è utile ma per alcuni la situazione si compromette. Sto bene ma io che mi faccio il test ogni settimana perché poi devo rischiare il contagio o comunque devo stare in quarantena? Ovviamente non l’ho scoperto subito. E l’ho scoperto solo grazie ai controlli che fa la Regione Sardegna. Altrimenti? Per questo ho presentato una nuova interrogazione. Controllando prima si potrebbe viaggiare più sicuri. Lo dice anche l’Europa. Perché il Governo Draghi non ci aiuta e non ci ascolta?”.