Dagospia fa sbiancare Scanzi: «Sulla tua vaccinazione rispondi alle nostre domande»

25 Mar 2021 14:40 - di Redazione
Scanzi

«Si Scanzi che passo io». Sceglie l’ironia, ma fino a un certo punto, Largomento.com. Il sito online – informa a sua volta Dagospia – ha deciso di andare a fondo sulla precedenza accordata dall’Asl di Arezzo ad Andrea Scanzi per la vaccinazione, presentando richiesta di accesso agli atti all’Asl toscana del Sud-Est. Di seguito pubblichiamo integralmente la risposta di Evaristo Giglio, direttore Zona Distretto Arezzo, Casentino: «L’Asl Tse – vi si legge – ha attivato sabato 20 marzo 2021 il portale https://www.uslsudest.toscana.it. Lo ha fatto in attesa della messa on line di quello regionale, atteso per i prossimi giorni. E nel rispetto dell’Ordinanza 2 del Generale Figiuolo del 16 marzo 2021. La panchina vaccinale è riservata alle persone che già adesso possono vaccinarsi con Astra Zeneca. E cioè: personale docente e non docente; forze dell’ordine e forze armate; persone nate tra il 1941 ( che non abbiano ancora compiuto 80 anni) e il 1950; conviventi e caregivers delle persone estremamente vulnerabili individuate dal Piano Nazionale Vaccini del 10 Marzo 2021.

Largomento.com pubblica il documento dell’Asl

«Il Piano Vaccini – prosegue Giglio – individua alcune categorie di persone definendole “estremamente vulnerabili” in base a specifiche condizioni di malattia o a gravi condizioni di disabilità con handicap grave (articolo 3, comma 3 delle legge 104/92). Queste persone per potersi vaccinare devono avere già manifestato la loro volontà iscrivendosi al sito regionale nei giorni scorsi. Per loro, il vaccino previsto è Pfizer Biontech o Moderna in funzione della disponibilità delle forniture. […]Inoltre, possono anche vaccinarsi i familiari conviventi ed i caregivers che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto alle persone con gravi condizioni di disabilità di cui sempre all’art. 3 comma 3 della Legge 104/92 (che appunto il Piano Vaccinale definisce come “estremamente vulnerabili”). Possono quindi accedere alla panchina vaccinale sia i conviventi delle persone affette dalle patologie sopra indicate sia i conviventi ed i caregivers delle persone con grave disabilità”. […]. Fin qui Giglio. E Scanzi? Lui si è difeso scrivendo di essersi iscritto 25 giorni prima “alle liste”, che però, secondo la precisazione del direttore della Asl, esistono solo da quattro giorni. «Uno dei due – chiosa Dagospia – non ce la racconta giusta, quindi».

Scanzi ha avuto la precedenza come caregiver dei genitori

Ma torniamo al documento di cui Largomento.com è in possesso: «L’Asl Tse – vi si legge ancora – ha avviata la campagna con il Pfizer il 30 dicembre 2020, con il Moderna il 7 gennaio 2021 e con AstraZeneca il 10 febbraio. Dalle prime settimane è emerso il problema delle dosi residue, quelle che qualora non somministrate avrebbero dovuto essere gettate. Nella logica di non sprecare nemmeno una dose, l’Asl ha sempre cercato di “recuperare” dalle liste di attesa soggetti aventi diritto e in “fila” per i giorni successivi. Nella prima fase con i sanitari, soprattutto ospedalieri: attività più semplice in quanto l’attività di vaccinazione veniva fatta direttamente in un’area dell’ospedale di Arezzo. Analoga procedura con i sanitari e i volontari del 118 ai quali era destinato Moderna. Con AstraZeneca la platea si è allargata. In attesa di disposizioni più precise da parte delle autorità centrali e regionali, è stato utilizzato il meccanismo di chiamare, in caso di dosi avanzate, soggetti aventi diritto e immediatamente disponibili. Per i familiari e i caregivers delle persone estremamente fragili, sono state accolte le segnalazioni pervenute da centri e istituti che ospitano soggetti fragili e, in alcuni casi, anche da medici di medicina generale.

Il sito di D’Agostino: «Caro Andrea, ma quando li curi?»

E qui entra in gioco il giornalista del Fatto Quotidiano. Scanzi, infatti, risulta segnalato dal proprio medico in qualità di caregiver di uno dei genitori in base alla legge 104, quella che può dare diritto all’assegno di accompagno. Rientrerebbe quindi nella categoria dei Caregiver, cioè una persona totalmente dedita alle cure assistenziali di un genitore malato. «Ma come può – si chiede Dagospia – un Caregiver girare l’Italia, trascorrere il tempo nelle dirette televisive, dedicarsi al lavoro per il Fatto o alla frenetica attività sui social, se nel contempo  dedicato all’assistenza di un famigliare?». Tanto più, incalza Dagospia, che «nel momento in cui ha avuto il via libera per il vaccino, a titolo di esempio, Scanzi era ospite dell’Hotel Palace di Merano, secondo informazioni non smentite pubblicate da Dagospia. Se è un Caregiver, è un pessimo Caregiver».

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