Covid, sono 7 i vaccini: ecco come agiscono, chi può utilizzarli e quali sono i limiti di età

1 Mar 2021 9:50 - di Mia Fenice
Vaccini

In campo ci sono sette vaccini. Il 27 dicembre è partita la campagna vaccinale nell’Unione Europea con il vaccino sviluppato da Pfizer e Biontech. Nel frattempo hanno ricevuto l’approvazione altri due vaccini (Moderna e AstraZeneca) e ha avuto inizio la campagna di vaccinazioni di massa. Ecco quali sono le caratteristiche e in che cosa si differenziano i sette vaccini. In Italia la produzione di vaccini potrebbe prendere l’avvio in Italia già a fine 2021.

Vaccini, Pfizer-Biontech

La Pfizer-Biontech, azienda anglo-svedese, è riuscita a battere sul tempo tutti. Già dalla fine del 2020 era accessibile sul mercato europeo. È il vaccino che per il momento è più utilizzato in Italia, destinato in via prioritaria agli operatori sanitari di ospedali e residenze sanitarie per anziani e agli ultra 80enni. Per quanto riguarda le sue caratteristiche è il primo vaccino al mondo ad essere realizzato con la tecnica dell’Rna messaggero. Ovvero un tipo di Rna che registra e trasmette informazioni durante la trascrizione dal Dna ai siti della sintesi proteica.

La proteina Spike

Il codice genetico correlato alla produzione della proteina Spike viene fatto penetrare all’interno della stessa cellula con un involucro che appena compie la sua missione viene eliminato. In questo modo il sistema immunitario riceve le informazioni per intercettare il virus che contagia l’individuo e così lo neutralizza. Viene somministrato con due dosi con un intervallo di tre settimane attraverso un’iniezione intramuscolare. Come dicono gli studi ha un’efficacia di oltre il 90%. Deve essere conservato a meno 70 gradi centigradi. Può essere utilizzato dai 16 anni in su.

Vaccini, le caratteristiche di Moderna

Il vaccino Moderna  ha avuto l’ok a inizio gennaio. Le sue caratteristiche sono simili a quelle di Pfizer-BioNTech. Usa fatti la stessa tecnologia del vaccino della casa anglo-svedese. Ha un’efficacia del 95%. E dagli studi si evidenzia che nel 95% dei casi è in grado di evitare la malattia o i sintomi gravi. Il vaccino può essere somministrato dai 18 anni di età. Modalità di somministrazione, due dosi intervallate da quattro settimane. Va conservato a meno 20 gradi.

AstraZeneca: l’obiettivo è la proteina Spike

AstraZeneca è il terzo vaccino arrivato nel nostro Paese per prevenire la malattia Covid-19, causata dall’infezione del virus SARS-CoV-2. È stato messo a punto dallo Jenner Institute di Oxford e dall’Irbm di Pomezia. Il vaccino messo a punto da AstraZeneca è un vaccino a vettore virale ed è stato realizzato utilizzando l’adenovirus degli scimpanzè e innocuo per l’uomo. Si tratta di un virus responsabile del raffreddore comune in questi animali.

L’efficacia è del 62%

Una versione indebolita dell’adenovirus degli scimpanzè. Al suo interno è stato inserito il materiale genetico della proteina Spike. E viene utilizzata come vettore. Ovvero come tramite per introdurre nelle cellule umane il materiale genetico della proteina Spike. Quella che permette al virus Sars-Covid-2 di innescare l’infezione responsabile di Covid. L’efficacia è del 62%. Ma col passare dei giorni dopo la prima dose aumenta fino a raggiungere l’80% entro la dodicesima settimana. Quando viene somministrato il richiamo. L’Italia ha posto il limite dei 65 anni. L’Ema non ha indicato soglie. Si conserva a 2-8 gradi.

Janssen ad aprile in Italia

Il vaccino Janssen è stato autorizzato negli Usa la scorsa settimana, ad aprile potrebbe arrivare in Italia. Prodotto da Janssen, farmaceutica di
Johnson&Johnson. È l’unico vaccino contro il Covid monodose, quindi nonnecessita di richiamo. Si conserva in frigorifero tra i due e gli otto gradi. Ha un’efficacia che va da 72-86%. L’inoculo viene trasportato nell’organismo da un adenovirus reso innocuo.

Vaccini, CureVac tedesco

L’azienda tedesca è in partnership con Bayer. È un vaccino a Rna messaggero, esattamente come Moderna e Pfizer-BioNTech. Contiene una molecola di mRna con le istruzioni per la produzione della proteina Spike del coronavirus e prevede sempre due dosi. Ema ha da poco iniziato l’iter per l’autorizzazione provvisoria che secondo l’amministratore delegato di CureVac è attesa tra la fine di maggio e giugno. Non sono disponibili informazioni ufficiali sull’efficacia.

Novavax, è partita la fase tre

Vaccino americano Novavax. Solo adesso è partita la fase tre, la conclusiva, della sperimentazione in Usa e Messico. La sperimentazione, come si legge sui siti internazionali, dovrebbe concludersi a fine marzo. Il vaccino è basato su proteine che si trovano sulla superficie del virus.

Sputnik, il vaccino russo

Ecco le caratteristiche del vaccino russo. Ci sono due dosi , il tempo tra la prima puntura e la seconda è di 21 giorni. Vengono veicolate da due diversi adenovirus che trasportano la proteina Spike. Il meccanismo di funzionamento è tipico dei vaccini vettoriali: indurre la
protezione di Spike nelle cellule dell’ospite per stimolare la risposta immunitaria. Uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Lancet ha rivelato il vaccino russo è efficace al 91.6%. Il vaccino va conservato per la
formulazione congelata (-18 gradi). Per la formulazione eliofilizzata (2-8 gradi). Approvato solo dalle autorità regolatorie russe.  L’effetto protettivo non è statisticamente diverso per gli over 60 rispetto al gruppo 18-60 anni. E il profilo di sicurezza è alto, con la maggior parte (94%) degli effetti avversi che si presenta in forma lieve.

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