Casellati: donne prigioniere in casa con lo smart working. Ma Letta pensa ancora alle quote Panda

23 Mar 2021 20:42 - di Viola Longo
casellati donne

“Tra casa, professione, figli che non sono a scuola, anziani da seguire, la donna ha il peso di tutto“. Ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta, la presidente del Senato, Elisabetta Casellati ha affrontato il tema della condizione femminile nell’era Covid senza retorica, riportandolo alla sua brutale concretezza. “Le donne sono quelle che hanno pagato il prezzo più alto per il Covid”, ha aggiunto Casellti, ripetendo una frase che spesso è stata sentita in questi mesi. Ma che mai, finora, ha ottenuto una risposta consequenziale da parte di chi ha avuto e ha responsabilità di governo, riempendosi la bocca di battaglie “femministe”. A partire dal quel Pd che, con la “svolta” di Enrico Letta, pensa che la grande battaglia per le donne da condurre in questo momento sia paracadutare una quota rosa nel ruolo di capogruppo alle Camere.

Casellati: “Le donne hanno perso tutto”

“Le donne hanno saputo reagire con forza”, ha proseguito Casellati. Ma, ha avvertito, “anche lo smart working rischia di ricacciarle in casa, portando indietro le lancette dell’emancipazione femminile di 50 anni“. Un’affermazione che suona tanto più dirompente quanto più quelli che del femminismo fanno una bandiera si rifugiano in questioni nominalistiche e di quote. Insomma, che svergogna in una manciata di parole tutto il dibattito interno al Pd sulle capogruppo donne. Delle quali – diciamolo – non importa un fico secco ai milioni di donne costrette in casa esattamente nella condizione descritta da Casellati. E che, anzi, le fa arrabbiare ancora di più quando lo stesso neo segretario Letta, che tanta pena si sta dando per poter rivendicare di aver “promosso” due donne, dice che la scuola del futuro dovrebbe essere in parte in presenza e in parte in Dad. Quando, insomma, pur riferendosi solo ai gradi superiori, programma un fine pena mai per le mamme lavoratrici.

Smart working e Dad: il binomio impossibile

Per non parlare poi del ministro competente per le Pari opportunità: Elena Bonetti. Dopo aver lamentato di essere stata vittima di una fake news quando le è stato attribuito un pensiero sulla perfetta conciliabilità di smart working e Dad, ha comunque rimandato a data da destinarsi le misure per evitare che le donne siano costrette a fare non più le equilibriste, come già accadeva prima, ma le contorsioniste, come invece viene richiesto oggi. Bonus baby sitter o congedi per le donne in telelavoro restano un sogno. Un miraggio perfino più remoto del vaccino.

“FdI non fa opposizione a prescindere”

Ma Casellati ha affrontato anche temi più prettamente politici, a partire da quello dei cambi di casacca. “Non amo i cambi i casacca, io non ho mai cambiato dal ’94 a oggi. Il gruppo Misto è nato con 12 senatori, oggi ne ha 39”, ha lamentato la presidente del Senato, rivolgendo invece un tributo alla coerenza e al senso di responsabilità di FdI. “Fratelli d’Italia sta dimostrando di avere un atteggiamento consapevole. Fa opposizione dove ritiene inadeguati i provvedimenti, non fa – ha sottolineato Casellati – opposizione a prescindere”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *