Brunetta loda la grillina Dadone, la ministra “famosa” per le scarpe sulla scrivania del ministero
Miracoli di Draghi: il neo ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, nel corso dell’audizione dinanzi alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro di Camera e Senato, loda il precedente governo e il precedente ministro, perfino quando coincide con gli odiati (fino a ieri) grillini di lotta e di potere. Il ministro a cui Brunetta riconosce “un lavoro straordinario” è Fabiana Dadone, l’attuale titolare del dicastero delle Politiche giovanili, che ieri – in occasione dell’8 Marzo – si era esibita in una posa poco consona, con le scarpe appoggiate sulla scrivania del ministero, a testimoniare non si sa bene cosa.
«La collaborazione con il Ministro per l’Innovazione e la Transizione Digitale sarà cruciale per raggiungere l’obiettivo di un profondo ripensamento delle modalità attraverso. Non c’è vera semplificazione e reale efficienza ed effettività delle politiche pubbliche se non si innovano profondamente le modalità di azione e non si utilizzano in maniera corretta e ambiziosa le tecnologie», si legge nel documento presentato dal Ministro, che ha poi ringraziato la ministra Fabiana Dadone, che lo aveva preceduto alla guida del dicastero, «per tutto lo straordinario lavoro fatto».
L’esultanza dei grillini per le lodi di Brunetta
“Dalle parole del ministro Brunetta è emerso un plauso e un lucido riconoscimento alla bontà del lavoro svolto dalla ministra Dadone e dal governo Conte II in tema di Pubblica amministrazione e semplificazione”. Così i senatori del MoVimento 5 Stelle della commissione Lavoro di palazzo Madama, commentano le parole del ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, al termine dell’audizione nelle commissioni Lavoro di Camera e Senato sulle linee programmatiche. That’s amore, ormai.
La Dadona e le scarpe sulla scrivania uno schiaffo al galateo
Critiche alla Dadone, ma non per il suo lavoro sul digitale quando per la posa sguaiata nel ministero, sono invece arrivate ieri da Samuele Briatore, presidente dell’Accademia Italiana Galateo e Buone Maniere, che all’Adnkronos spiega: “Sono sempre stato un presidente femminista e sono d’accordo con l’idea che l’8 marzo sia una giornata di ricordo di quello che è successo alle donne ma non bisogna dimenticare che un ministro è un esponente pubblico. Con quella foto dove mette i piedi sulla scrivania (la Dadone, ndr) va a scimmiottare la peggiore versione dell’uomo. Ho rivisto in quella immagine l’uomo strafottente, arrogante e irriverente”.
“L’ho trovata una cosa un po’ gratuita -prosegue- in quella foto non c’era nulla di rappresentativo, non è una bella immagine della pubblica amministrazione. Bisognerebbe ricordare ai personaggi pubblici, soprattutto ai politici che, quando acquisiscono un’immagine di rappresentanza, rappresentano tanti lavoratori e tante lavoratrici che non mettono i piedi sopra la scrivania”.