Altro che partito plurale: nel Pd ha funzionato solo la fusione delle nomenclature ex-Pci ed ex-Dc

8 Mar 2021 18:43 - di Valerio Falerni
Pd

Colpisce e stupisce che tra le tante diagnosi sulle cause della crisi del Pd non abbia trovato posto la più semplice. Questa: il Pd non è mai diventato il soggetto plurale e inclusivo che pretende(va) di essere, ma è rimasto uno stadio dell’evoluzione del vecchio Pci. L’altra cultura politica, quella cattolico-democratica, è infatti ridotta al ruolo di odori nelle minestre: insaporiscono, ma se ne può fare a meno. Degli otto segretari asfaltati dalle correnti in 13 anni solo Franceschini e Renzi hanno matrice popolare. Il primo è rimasto in sella solo pochi mesi mentre l’altro ha innescato una vera e propria crisi di rigetto.

Il Pd è prigioniero della narrazione comunista

La fusione dei due partiti protagonisti del bipartitismo imperfetto della Prima Repubblica, la Dc e il Pci, ha amalgamato bene le rispettive nomenclature ma non i rispettivi elettorati. Non sorprende se solo si ricorda quel che nella Dc i dorotei dicevano dei colleghi della sinistra interna: «Noi abbiamo i voti, loro il potere».  Da allora non è cambiato molto, soprattutto per quel che riguarda gli assetti del potere interno al Pd. Ma, tolto questo, la narrazione egemone è rimasta quella del Pci. La stessa, del resto, già sostanzialmente accettata sin dall’immediato dopoguerra dai cattolici democratici. Non per niente qualcuno li bollò come «pesciolini rossi nell’acquasantiera».

I popolari pesano solo nel potere, non nelle politiche

È il motivo per cui, tranne Renzi, all’interno del Pd nessuno ha mai criticamente sollevato il tema del conservatorismo istituzionale della sinistra. O ne abbia denunciato l’istintiva refrattarietà verso ogni ipotesi di ammodernamento della Costituzione o, ancora, verso una riforma della giustizia finalizzata ad un riequilibrio tra i poteri. E così su scuola, università, editoria e via elencando. Insomma, se la vocazione maggioritaria tratteggiata da Veltroni al congresso fondato del Lingotto del 2007 è rimasta inespressa, è perché, nella sua essenza più profonda, il Pd è rimasto un monocromo. Vi campeggia solo il rosso cupo, non a caso il colore del sole al tramonto.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *