Sgarbi spiazza Calenda e Raggi e rilancia: “Mi candido a sindaco di Roma. Riavrà la sua dignità”

22 Feb 2021 18:02 - di Giulia Melodia
Sgarbi si candida a sindaco Roma

Sgarbi in corsa per il Campidoglio. Il critico d’arte e senatore del Gruppo Misto, non si accontenta di essere il primo cittadino di Sutri e rilancia: pronto a scommettere sulla capitale. E lo annuncia in prima persona, attraverso i suoi canali social. «Ci siamo: la mia candidatura a sindaco di Roma è ufficiale. Domani la conferenza stampa con i movimenti e le liste che mi sosterranno. Ridaremo a Roma la dignità di Capitale», anticipa, spiazzando competitor già accreditati come Carlo Calenda, leader di Azione. O come la sindaca uscente, Virginia Raggi, fresca dell’endorsement appena ricevuto da Beppe Grillo, che con sommo choc di molti romani, ha dato la sua benedizione a un secondo mandato dell’esponente grillina.

Sgarbi si candida a sindaco di Roma: l’annuncio via social

Dunque, è ufficiale: Vittorio Sgarbi si candida a sindaco di Roma. E lo annuncia lui stesso anche con un post su Facebook. Il critico d’arte in prestito alla politica non è nuovo al ruolo. Nel 1992- 1993 Sgarbi è stato infatti sindaco di San Severino Marche. E come anticipato in apertura, dal 2008 al 2012 è stato sindaco di Salemi, in Sicilia. Infine, dall’ 11 giugno 2018 riveste l’incarico di primo cittadino di Sutri, un piccolo comune in provincia di Viterbo. Insomma, scaldati i muscoli con incarichi precedenti, anche se di minore portata, Sgarbi si lancia nell’impresa amministrativa più ardua di tutte: quella della conquista dello scranno più alto della capitale.​ Del resto, il suo curriculum vanta all’attivo anche le mansioni di assessore ai beni culturali della Regione Sicilia. Di sottosegretario al ministero dei beni e delle attività culturali. Di eurodeputato.

Il punti del suo programma

Perché in effetti per affrontare Roma e risollevarla da anni di gestione grillina ci vogliono spalle larghe e tanta buona volontà. Per l’occasione, non a caso, a sostenere causa e candidatura di Sgarbi, sarà il suo stesso movimento politico: emblematicamente battezzato col nome di “Rinascimento”. A guidare la sua campagna elettorale, invece, un programma a dir poco ambizioso. Anticipato da Il Riformista e che, dall’implementazione dei servizi essenziali. Alla rivalutazione del patrimonio artistico e archeologico della città. Passando per «la riorganizzazione della manutenzione ordinaria: raccolta dei rifiuti. Rifacimento del manto stradale. Miglioramento del decoro ambientale delle periferie e potenziamento della sicurezza», in base a quanto riportato dal quotidiano sopra citato, il carnet degli impegni da prendere prevede davvero di tutto.

Una sfida ardua quanto ambiziosa

Insomma, Sgarbi sembra intenzionato a discutere dei massimi sistemi. E poi a metterci mano. «Prima penseremo a migliorare i servizi essenziali, cosi come chiedono i romani. Poi un grande piano per la cultura che restituisca a Roma la dignità di Capitale, rimettendo al centro dei programmi culturali l’immenso patrimonio artistico e archeologico della città», ha continuato il critico d’arte che, come riferisce sempre Il Riformista, sarebbe pronto ad affrontare la lupa per la coda. Cominciando proprio dal terreno scivoloso di cui è prigioniera: il caos amministrativo.

 

 

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