Sgarbi spiazza Calenda e Raggi e rilancia: “Mi candido a sindaco di Roma. Riavrà la sua dignità”
Sgarbi in corsa per il Campidoglio. Il critico d’arte e senatore del Gruppo Misto, non si accontenta di essere il primo cittadino di Sutri e rilancia: pronto a scommettere sulla capitale. E lo annuncia in prima persona, attraverso i suoi canali social. «Ci siamo: la mia candidatura a sindaco di Roma è ufficiale. Domani la conferenza stampa con i movimenti e le liste che mi sosterranno. Ridaremo a Roma la dignità di Capitale», anticipa, spiazzando competitor già accreditati come Carlo Calenda, leader di Azione. O come la sindaca uscente, Virginia Raggi, fresca dell’endorsement appena ricevuto da Beppe Grillo, che con sommo choc di molti romani, ha dato la sua benedizione a un secondo mandato dell’esponente grillina.
Sgarbi si candida a sindaco di Roma: l’annuncio via social
Dunque, è ufficiale: Vittorio Sgarbi si candida a sindaco di Roma. E lo annuncia lui stesso anche con un post su Facebook. Il critico d’arte in prestito alla politica non è nuovo al ruolo. Nel 1992- 1993 Sgarbi è stato infatti sindaco di San Severino Marche. E come anticipato in apertura, dal 2008 al 2012 è stato sindaco di Salemi, in Sicilia. Infine, dall’ 11 giugno 2018 riveste l’incarico di primo cittadino di Sutri, un piccolo comune in provincia di Viterbo. Insomma, scaldati i muscoli con incarichi precedenti, anche se di minore portata, Sgarbi si lancia nell’impresa amministrativa più ardua di tutte: quella della conquista dello scranno più alto della capitale. Del resto, il suo curriculum vanta all’attivo anche le mansioni di assessore ai beni culturali della Regione Sicilia. Di sottosegretario al ministero dei beni e delle attività culturali. Di eurodeputato.
Il punti del suo programma
Perché in effetti per affrontare Roma e risollevarla da anni di gestione grillina ci vogliono spalle larghe e tanta buona volontà. Per l’occasione, non a caso, a sostenere causa e candidatura di Sgarbi, sarà il suo stesso movimento politico: emblematicamente battezzato col nome di “Rinascimento”. A guidare la sua campagna elettorale, invece, un programma a dir poco ambizioso. Anticipato da Il Riformista e che, dall’implementazione dei servizi essenziali. Alla rivalutazione del patrimonio artistico e archeologico della città. Passando per «la riorganizzazione della manutenzione ordinaria: raccolta dei rifiuti. Rifacimento del manto stradale. Miglioramento del decoro ambientale delle periferie e potenziamento della sicurezza», in base a quanto riportato dal quotidiano sopra citato, il carnet degli impegni da prendere prevede davvero di tutto.
Una sfida ardua quanto ambiziosa
Insomma, Sgarbi sembra intenzionato a discutere dei massimi sistemi. E poi a metterci mano. «Prima penseremo a migliorare i servizi essenziali, cosi come chiedono i romani. Poi un grande piano per la cultura che restituisca a Roma la dignità di Capitale, rimettendo al centro dei programmi culturali l’immenso patrimonio artistico e archeologico della città», ha continuato il critico d’arte che, come riferisce sempre Il Riformista, sarebbe pronto ad affrontare la lupa per la coda. Cominciando proprio dal terreno scivoloso di cui è prigioniera: il caos amministrativo.