Non c’è pace per Forza Italia: via altri 3 deputati. Napoli: «Penso a un grande centro moderato»

16 Feb 2021 14:37 - di Gigliola Bardi
forza italia napoli

Prima nel gruppo misto e poi in Cambiamo di Giovanni Toti. Non c’è pace per Forza Italia che, dopo l’abbandono con voltafaccia da parte di Renata Polverini, Mariarosaria Rossi e Andrea Causin nei giorni della fiducia a Conte, ora registra altri tre addii, fra i quali anche quello dell’attivissimo berlusconiani della prima ora Osvaldo Napoli. Oltre a lui, i deputati ad aver lasciato le file azzurre sono Daniela Ruffino e Guido Della Frera. L’uscita è avvenuta, tra l’altro, in un giorno particolare per gli azzurri, ovvero quello in cui Silvio Berlusconi ha nominato i nuovi vertici proprio con l’intento di ricompattare il partito.

L’addio di Napoli a Forza Italia

Dunque, esordio non felicissimo per il neo coordinatore Antonio Tajani, la sua vice Anna Maria Bernini e la delegata ai rapporti con gli alleati Licia Ronzulli. «Non intendo polemizzare con nessuno. La mia è una scelta politica e di prospettiva futura», ha spiegato Napoli, parlando di una decisione «non facile, sofferta». Napoli non ha nascosto una certa nostalgia, ricordando che «sono con Forza Italia dall’inizio, dal ’94». «Ci sono entrato sei mesi dopo la sua costituzione, quanti ricordi…», ha aggiunto, parlando però del «grande rimpianto» per il fatto che «dal 33% FI è passata al 6%». «Per me questo è stato un grande dispiacere perché il mio partito avrebbe dovuto essere il fulcro del centrodestra…», ha proseguito il deputato, ammettendo che «un altro dispiacere è che dentro FI non si è mai voluto analizzare profondamente le ragioni di questo calo clamoroso di consensi».

La prospettiva di «un grande centro moderato»

Napoli ha chiarito che «è da un po’ di tempo che ci pensavo su» e «ho maturato la decisione da una settimana». L’«obiettivo finale – ha spiegato – è la creazione di un nuovo grande centro moderato, di cui noi vogliamo essere protagonisti». Con l’approdo dei tre ex forzisti la componente Cambiamo nel gruppo misto arriva a 8 parlamentari e inizia a pensare “in grande”, a partire dalla sua ufficializzazione prevista per oggi da parte di Toti.

Le manovre in vista della legge proporzionale

Secondo quanto ha riferito l’Adnkronos, infatti, la nuova componente guarderebbe al centro dello schieramento politico. Con un occhio ben fisso sulla prospettiva della nuova legge proporzionale, che dovrebbe essere discussa in Parlamento. L’obiettivo sarebbe andare anche oltre il perimetro del centrodestra, puntando a coinvolgere chiunque sia interessato a quell’idea del «grande partito di centro». Da Azione di Carlo Calenda a Italia Viva di Matteo Renzi, dall’Udc a Più Europa.

 

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