Moni Ovadia: «La Meloni è un leader di altissimo profilo. Sono di sinistra, ma i fatti parlano»

23 Feb 2021 13:47 - di Stefania Campitelli

«Giorgia Meloni è un leader di altissimo livello». Parola di Moni Ovadia, scrittore, attore e musicista. Di sicura e provata fede antifascista. Come dimostra il suo curriculum politico. Alle europee del 2014 è sceso in campo candidandosi con l’Altra Europa con Tsipras. Eletto, rinuncia al seggio in favore del primo dei non eletti, Curzio Maltese. Un’ammissione importante nei confronti di un avversario. Un’attestazione di stima preziosa, vista la ‘fonte’.

Ovadia: “Non amo il conformismo. La Meloni è la migliore”

Parlando di attualità e politica Ovadia non fa sconti all’esecutivo guidato da Draghi. “A me questo governo non piace neanche un po’. Con tutto il rispetto per il premier e la sua competenza”. Il motivo è semplice: “Io detesto tutte le forme di conformismo, Draghi è arrivato perché c’era una paura fottuta ad amministrare il Recovery fund”.

“Non amo il conformismo: salvo solo FdI e Fratoianni”

I cori quasi unanimi di fedeltà nei confronti di Super Mario non entusiasmano l’artista. Si salvano in due. Nicola Fratoianni e la leader di Fratelli d’Italia. Mentre Renzi viene definito un “un pallone gonfiato che ha distrutto la sinistra”.

“La politica è ormai morta”

Per Ovadia, insomma, gli unici gesti davvero politici sono stati quelli del leader di Sinistra italiana (all’opposizione di Draghi) e della Meloni. “La politica è morta ormai”. ”Io come visione del mondo sono dalla parte opposta rispetto a Fdi. Ma non posso non riconoscere che Giorgia Meloni è un leader di altissimo livello”, dice lo scrittore di sinistra. “Sa argomentare e ha una sua visione. Anche se puoi non condividerla. Penso la stessa cosa anche di Fratoianni. Detesto la faziosità e riconosco i valori anche di chi non sta dalla mia parte’‘.

Il Pd non è più un partito di sinistra”

Ovadia argomenta. Si interroga sulla crisi irreversibile dei partiti. “Ormai sono diventati imprenditori di loro stessi. Il Pd è un partito di centrodestra. Perché un partito che ha dato la segreteria a Renzi può essere di sinistra? Il compito che si è dato Renzi è stato quello di distruggere la sinistra. Se un partito che in parte viene dal partito comunista ha messo ‘un Renzi’ vuol dire che he quel partito con la sinistra non ha più niente a che vedere!”.

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