L’ira di Pregliasco sugli insegnanti: “Devono vaccinarsi, Astrazeneca non è di serie B”
“Fare tamponi rapidi a tappeto in tutti gli istituti e accelerare sulla vaccinazione degli insegnanti”. Questa la soluzione prospettata dal virologo dell’università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, di fronte all’aumento dei contagi da Sars-CoV-2 nelle scuole confermato anche da Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, nell’analisi settimanale dell’andamento di Covid-19 in Italia.
Il Covid e il vaccino Astrazeneca per gli insegnanti
Chiudere le scuole è doloroso e tenerle aperte se le condizioni lo consentono deve restare la priorità, ha spiegato il Dg in conferenza stampa. Ma dove ci sono focolai con varianti virali ad alta trasmissibilità dell’infezione la chiusura va considerata con pragmatismo, ha aggiunto. “Resistiamo resistiamo resistiamo finché si può”, concorda Pregliasco, sentito dall’Adnkronos Salute. L’esperto è convinto che l’unica alternativa a un ‘lockdown’ totale delle scuole sia “adottare monitoraggi estesi con tamponi antigenici, pur consci della loro limitatezza in termini di rischio di produrre falsi negativi”. Questa, riflette, “può essere l’unica azione per poter circoscrivere per quanto possibile i contagi. Una modalità per essere ‘chirurgici’ nelle eventuali chiusure”.
Pregliasco: “Narrazione sbagliata su Astrazeneca”
E poi è necessario “accelerare con le vaccinazioni degli insegnanti. Non c’è altro da fare”, sottolinea Pregliasco che ci tiene a lanciare un messaggio ai docenti, considerata anche la quota di restii a sottoporsi alla profilassi con lo ‘scudo’ AstraZeneca: “C’è stata una narrazione sbagliata. Il vaccino di AstraZeneca non è un vaccino di serie B“, assicura il virologo sulla base non solo dei “dati che già erano assolutamente buoni, e risultano ancora migliori” secondo gli ultimi studi pubblicati: “La dimostrazione arriva anche dalla vita reale, dalle campagne vaccinali di maggior successo organizzate nel mondo”.