La Sardina scarica insulti: «Mara Carfagna mi fa vomitare». Poi rimuove il post scritto su Facebook

25 Feb 2021 11:12 - di Giorgia Castelli
Sardina

La sinistra ancora una volta predica bene e razzola male. Questa volta l’invettiva arriva dalla Sardina Alessandra Caiulo. La cantante della Notte della Taranta e fedelissima della presidente Pd del consiglio regionale pugliese ha scritto un post che ha provocato subito un mare di polemiche. Vergognoso il post pubblicato su Facebook e poi cancellato. «Ma è brutto brutto se dico che mi viene da vomitare al solo pensiero della Carfagna ministro del Sud? Povera Italia mia, Carfagna, Brunetta, Gelmini, Giorgetti al Mise? Neanche io avrei saputo fare peggio». Il post concludeva con l’hastag #inattesachetornilapolitica. Caiulo è anche portavoce del presidente del consiglio regionale ed è stata anche un riferimento nel Salento del movimento creato da Mattia Santori. La Caiulo poi travolta dalle polemiche ha rimosso il post.

FdI: «Toni usati non sono consoni»

Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, ha chiesto le sue  dimissioni. «I toni usati non possono essere consoni a chi è il portavoce del presidente del Consiglio regionale della Puglia. Che rappresenta non solo la maggioranza, pur essendo un consigliere regionale del Pd, ma tutti i cinquanta consiglieri, quindi anche il centrodestra».

Le esternazioni della Sardina e l’attacco di FI

Le sue esternazioni sul social network sono finite nel mirino del gruppo di  Forza Italia. «Non possiamo non stigmatizzare il post della portavoce della presidente del Consiglio regionale. In data 12 febbraio scriveva sul suo profilo social affermazioni pesantissime e volgari contro i neo ministri di FI». Affermazioni che «non si confanno a chi dovrebbe mantenere, in ragione del suo ruolo, quella necessaria posizione di terzietà. E di garanzia di tutti i consiglieri, di ogni forza politica». La questione è stata sollevata anche ieri sia in ufficio di presidenza che nella capigruppo, ma centrosinistra e M5S hanno fatto quadrato e hanno detto no alla revoca della nomina.

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