Il tweet di Zingaretti in aiuto della D’Urso scatena il web: Ditemi che è un fake o levategli il telefono

24 Feb 2021 20:37 - di Giulia Melodia
Zingaretti e Barbara D'Urso

Il tweet di Zingaretti in soccorso di Barbara D’Urso scatena l’ironia del web. E qualcuno posta ironico: «Ditemi che è un fake o levategli lo smartphone»… Zingaretti twitta il suo endorsement alla conduttrice Mediaset: e finisce al centro di un linciaggio quasi senza precedenti. Il cinguettio finisce nella bufera. E tra sgomento e sarcasmo, il web si sganascia come poche altre volte prima... E chi se lo sarebbe mai aspettato, del resto, che con il governo Draghi alle prime mosse. L’emergenza sanitaria che imperversa. Il caos della campagna vaccinale. Gli attacchi dei frondisti interni al Pd, scagliati su più fronti contro il segretario dem, il presidente di Regione e leader di Largo del Nazareno pensa a discettare sui social di Barba D’Urso? Al punto da arrivare a formalizzare disappunto e contrarietà su Twitter per la possibile chiusura anticipata del programma della regina degli ascolti Mediaset, postando un endorsement bersagliato a man bassa. E, non per niente, assurto alla gloria (ironica) dei Trend topic. @carmelitadurso in un programma che tratta argomenti molto diversi tra loro hai portato la voce della politica vicino alle persone. Ce n’è bisogno! #noneladurso”, cinguetta il segretario Pd. Il web si scatena. Coi militanti in rivolta che replicano sotto choc: «Ditemi che è non è vero»…

Zingaretti strizza l’occhio alla D’Urso: il web si sganascia inorridito

Incredibile, ma vero. La strizzatina d’occhio a Barbara D’Urso e alla sua trasmissione, vale a Nicola Zingaretti il podio dei trend topic di Twitter. Il primo posto delle “Tendenze-Italia”. La rete si scatena, e punge il segretario Pd tra sarcasmo, ironia, alcune critiche aperte, card con la bandiera falce e martello e “Non è la D’Urso” al posto di Pci. E tra i tanti sberleffi, c’è anche chi si chiede se Rocco Casalino sia stato «assunto» dai dem. E chi, più prosaicamente, invoca: «Toglietegli lo smartphone!». Il tam tam sui social impazza, con buona pace di chi, assai mestamente esprime tutta la sua incredulità: «Vi prego ditemi che è il profilo parodia»…

L’endorsement del segretario dem bocciato sui social: il web si sganascia

«Mi sono addormentato su una panchina alla Festa de L’Unità e mi sono risvegliato a #noneladurso. Grazie Nicola #Zingaretti”, scrive caustico un utente. Mentre un altro, rivisitando il concetto, aggiunge: «Mi sono distratto un attimo. Mi confermate che la sinistra è già ripartita da Barbara D’Urso?». E ancora: «#Zingaretti oggi si complimenta con la D’Urso per aver avvicinato persone e politica. E a me viene in mente SOLO di quella volta in cui recitò l’Eterno Riposo con Salvini. Intendeva questo?”. E c’è chi, sperandoci anche un po’, ricorda il lapsus di ieri di Zingaretti. Quando, invece che Pd ha pronunciato la parola Pci, mentre parlava a Radio Immagina. Un gap in cui molti attivisti infervorati hanno sperato, salvo poi risvegliarsi oggi dal “sogno” dell’avvenir, con l’incubo del tweet pro-Barbarella. Tanto che qualcuno ha postato: «Comunque quando #Zingaretti aveva detto di voler rilanciare il PCI io ci avevo un po’ creduto, oggi mi ha riportato alla realtà…».

Il tweet di Zingaretti bocciato tra sarcasmo caustico e amara incredulità

Quello emerge, a furia di bordate più o meno ironiche, è un sarcasmo amaro. Lo stesso che porta qualcuno a pubblicare online: «Da Gramsci a Casaleggio. Per finire alla D’Urso». E un altro, rincarando la dose: «#Zingaretti indifendibile fino a che non mostra la denuncia ai carabinieri di furto dello smartphone». E ancora: «#Zingaretti elogia la D’Urso e #Bonaccini dà ragione a Salvini. Ma siamo convinti che giri solo il #coronavirus?”. Infine, per la flebile difesa che prova ad avanzare qualcuno, cinguettando: «Ma quanto siete ipocriti e falsi. O forse è invidia», qualcun altro tenta la strategia del fumo negli occhi, chiamando in causa il numero uno di Italia Viva: «#Renzi ad Amici di Maria andava bene. #Zingaretti e il tweet pro D’Urso, no. Scusate ma non comprendo». Ecco, meglio così...

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