Il Covid non arretra: 14.218 contagi e 377 morti. Allerta varianti, Iss: “Stare a casa il più possibile”
Covid, contagi e varianti: il virus non arretra. E nelle ultime 24 ore sono 14.218 i contagi e 377 i morti. E tra recrudescenza del virus e piano vaccinale a rilento, è allerta varianti. Dunque, nelle ultime 24 ore, ancora quasi 15.ooo nuove infezioni da coronavirus in Italia. Non solo. Il bollettino odierno, sui dati della Protezione Civile pubblicato dal ministero della Salute, si aggiorna ad altri 377 morti, che portano il totale a 90.618 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di Covid-19. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 270.507 tamponi, con un indice di positività al 5,25%. Infine, sul fronte dell’incidenza nei reparti ospedalieri, dai numeri del report apprendiamo che i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 2.142, con un calo di 9 unità rispetto alle ultime ore.
Covid, contagi, varianti. Iss: «Restare in casa il più possibile»
Il bollettino che registra l’andamento virale e la risposta sanitaria nel Paese, nella bozza del monitoraggio Iss-ministero della Salute segnala un peggioramento del quadro del contagio in Italia. In base al documento settimanale dell’Iss–Ministero della Salute, infatti, in ben 13 regioni si riscontra un preoccupante trend in aumento dei casi. Con particolare attenzione alle varianti del Covid. «L’Italia – sottolinea la bozza – si trova in un contesto preoccupante per il riscontro di varianti virali di interesse per la sanità pubblica in molteplici regioni. Che possono portare ad un rapido incremento dell’incidenza». Tra le zone a «rischio alto», allora, figurano Bolzano, Umbria e Puglia». Motivo per cui, alla segnalazione dell’Iss, segue anche il monito: quello che invita gli italiani a «restare in casa il più possibile». Anzi, ha precisato subito dopo Rezza, «le Regioni devono, in accordo con il ministero, implementare le zone rosse. Nei comuni come nelle province, all’interno delle quali applicare un mini lockdown temporaneo».
Brusaferro e Rezza: «Segnali d’allerta. Mantenere le misure. Applicare mini lockdown»
Un quadro che permane critico. E che induce il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, a dire che «ci sono molte regioni con un Rt che sfiora 1. E questo indica che c’è una situazione di stallo e non di decrescita della curva. 13 regioni hanno un trend di casi in aumento. Si colgono dei segnali di allerta e potenziale controtendenza, che richiedono grande attenzione nel mantenere le misure di mitigazione. Anche alla luce delle varianti in circolazione anche in Italia». Un allerta condivisa anche dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. Il quale, nel suo intervento sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale Covid-19, a sua volta ha ribadito che: «Per quanto riguarda le varianti del virus è importante agire prontamente. Le Regioni posso stabilire delle zone rosse dove si identificano la presenza di varianti».
L’immunologa Viola, «in Israele è boom fra bimbi: l’ipotesi è che sia dovuto alla variante inglese»
Intanto, in Israele è boom di contagi fra i bimbi. L’ipotesi è che sia dovuto alla variante inglese. Tanto che, nell’illustrare il fenomeno, l’immunologa dell’Università di Padova Antonella Viola, dalla sua pagina Facebook fa sapere che: «In Israele si sta verificando un fenomeno preoccupante. Aumentano notevolmente i casi di Covid-19 tra bambini e adolescenti. Con un picco tra i 6 e i 9 anni. Nonostante il Paese stia procedendo celermente nella campagna di vaccinazione, con circa l’80% della popolazione sopra i 60 anni già vaccinata, il numero di infezioni nei più giovani è cresciuto in modo così preoccupante da allarmare l’Associazione dei pediatri». «Tra le spiegazioni che stanno circolando – spiega sempre l’esperta – c’è quella della diffusione sul territorio della nuova variante inglese. Che, essendo più trasmissibile, potrebbe colpire di più anche i bambini. I quali, finora, erano stati invece risparmiati».