«Ho visto qualcosa galleggiare nell’Adige»: l’allarme durante le ricerche del corpo di Peter Neumair
Nuovo colpo di scena nel giallo della coppia scomparsa a Bolzano. E riguarda le ricerche del corpo di Peter Neumair. «Ho visto qualcosa galleggiare nell’Adige», riferisce lanciando l’allarme, un passante dal lungo fiume. Una segnalazione che irrompe nel corso delle indagini che, in questi giorni, procedono con l’esplorazione delle acque del fiume. I cui fondali ancora non hanno restituito i resti dell’uomo. La sua fine resta ancora avvolta nel mistero. L’ingente spiegamento di forze impiegato dal primo istante dell’indagine per il ritrovamento del cadavere che ancora manca all’appello, non sta dando i risultati sperati. Eppure, uno dei primi indizi andati a supportare la convinzione degli inquirenti che i cadaveri fossero stati gettati nel fiume dal presunto assassino, il figlio della coppia Benno Neumair, è stato proprio il paio di stivali maschili appartenuti alla vittima. Dopo il rinvenimento dei resti di Laura Perselli, il giallo sembrava a una svolta e la quadratura del cerchio sulle ricerche della seconda vittima della coppia, a un passo. E invece, ancora ieri, la perlustrazione del corso d’acqua in un tratto lungo ma ben preciso dell’Adige, ancora una volta non ha dato esito…
Proseguono, ma senza esito, le ricerche del corpo di Peter Neumar nell’Adige
Eppure le ricerche con ecoscandagli e molti altri sofisticati mezzi tecnologici, erano riprese ieri, in una pausa dal maltempo, con grande ottimismo. Forti anche della presenza di ben tre cani molecolari della polizia tedesca, specializzati nella ricerca di cadaveri in acqua. I quali, hanno subito fiutato qualcosa. Almeno due di loro. Qualcosa che guidato i sommozzatori al lavoro su un tratto del fiume ben preciso e, guarda caso, nei pressi del luogo del ritrovamento delle spoglie di Laura Perselli. E invece, niente: l’indagine, per quanto accurata e circostanziata, non ha dato esiti. Nel frattempo, però, l’esame autoptico ha dato un primo, importante responso. la bolzanina scomparsa il 4 gennaio e la cui salma è stata trovata un mese dopo nell’Adige, ad Egna, sarebbe morta per strangolamento.
Intanto l’autopsia su Laura Perselli rivela: morta per strangolamento
Un passante: «Ho visto qualcosa galleggiare nell’Adige»