“First Reaction, Shock”. L’inglese da barzelletta di Renzi spopola in Rete: ecco i 5 video più cliccati

2 Feb 2021 13:02 - di Valter Delle Donne
First Reaction Shock

L’ultima versione è andata in onda ieri sera su Striscia la notizia. Matteo Renzi sulle note di Billie Jean di Michael Jackson ha strappato risate. Antonio Ricci e i suoi autori hanno ormai gioco facile nel parodiare l’ex premier. Se il leader di Italia Viva è infatti in caduta libera nei sondaggi, spopola invece nelle parodie e nei meme. La sua frase “First Reaction Shock” nell’intervista del 2016 alla Bbc, è tornata improvvisamente d’attualità.

Il video che linkiamo di seguito ha superato il milione di visualizzazioni in appena tre settimane. In pratica, da quando Renzi ha tolto la fiducia al governo Pd-M5s. Il canale Gazer si è limitato alla trascrizione sottotitolata delle parole di Renzi. E il risultato è decisamente spassoso.

Il video più cliccato su First Reaction Shock

Cosa c’è dietro la campagna di sfottò contro Renzi?  Facile supporre che vi sia lo zampino dei pentastellati. Sono infatti abilissimi ad orchestrare campagne mediatiche sul web. Quando puntano un avversario politico, come cani da caccia, o come piranhas, lo colpiscono su tutte le piattaforme Social.

La nuova giovinezza dei video su Renzi: chi c’è dietro?

L’operazione contro Renzi, però, stavolta trova una sponda trasversale. Il suo inglese maccheronico, da turista in vacanza, è davvero irresistibile. Resta comunque il sospetto che dietro ci sia la “macchina da guerra” dei 5 Stelle. L’unica speranza è che non siano gli italiani a doverla pagare. E’ rimasto, infatti, senza risposta il caso della campagna Social contro Renzi postata sull’account ufficiale di Palazzo Chigi. Rocco Casalino aveva parlato di un “attacco hacker”. Aspettiamo quindi che la Polizia Postale identifichi presto (e facilmente) i responsabili. Responsabili intesi come hacker e non come parlamentari pro-governo. Sarebbe infatti allarmante (o inverosimile?) che l’account della Presidenza del Consiglio sia così esposto agli attacchi del primo “smanettone” che capita.

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